Sabato, 22 Gennaio 2022 20:10

OGGI SI APRE L'ANNO GIUDIZIARIO A MILANO In evidenza

"Come in tutte le fasi palingenetiche, ciascuno si deve sentire chiamato a dare il proprio contributo: da Milano con parresia rispondiamo “Noi ci siamo”, nella consapevolezza che essere puntuali nei risultati è l’imperativo; stupire, se possibile, l’ambizione",  così il Presidente della Corte di Appello di Milano oggi alla ceriimonia per l' apertura dell' anno giudiziario 2022.

Il Presidente  relativamente al settore penale ha precisato:" Per quanto riguarda il settore penale, indici positivi si riscontrano nel secondo grado di giudizio ove i processi pendenti sono passati da 8.397 a 7.894 (contro le 48.066 di Roma e le 57.293 di Napoli, le 17.157 di Bologna, le 13.810 di Firenze e le 13.284 di Torino, tutte corti le ultime tre notevolmente più piccole di Milano), e l’81% dei procedimenti è stato iscritto nel biennio 2020- 2021 mentre il 98% nel triennio 2019-2021, ma in molti casi gli ultratriennali riguardano processi sospesi perché a carico di irreperibili. E per questo che a Milano possiamo dire che la applicazione della nuova normativa sulla improcedibilità non si tradurrà in una amnistia mascherata o, per usare un termine meno tecnico ma più icastico, in una rottamazione di vecchi processi. 

Gli indici di perfomance del settore civile sono tutti positvi come risulta dalla relazione oggi letta dal Presidente Ondei:"Principiando a scrutinare i dati dal settore civile si impone un’evidenza: i dati statistici dell’anno in esame e soprattutto gli indici di performance volgono tutti al positivo. Nel secondo grado di giudizio (la Corte di Appello) l’indice di ricambio (ossia l’indice indicante il rapporto tra fascicoli pervenuti e fascicoli definiti è stato pari a 113 (su 100 pervenuti ne sono stati definiti 113) e l’indice di smaltimento (che corrisponde alla riduzione dell’arretrato) è stato pari a 0,52 nonostante un aumento dei fascicoli pervenuti di circa mille unità rispetto all’anno precedente. Infine, il disposition time (ossia il tempo prognostico di definizione dei processi) è di 330 gg (quello nazionale è di 654 gg.) mentre le pendenze si sono ridotte da 6.857 a 6.124, quasi l’80% di tali pendenze si riferisce a fascicoli iscritti nell’ultimo biennio (2020-2021) e, comunque, il 96% a fascicoli iscritti nell’ultimo triennio (2019-2021)".

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