Oggi 6 Maggio 2022, il Ministero conferma, con la maggioranza dei voti  precisamente 53,42%, la nomina di ELBANO DE NUCCIO a Presidente del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili. E’ definitivo la nave dei commercialisti, un comparto di circa 120.000,00 iscritti, salpa con a bordo il suo Comandante, un Presidente che ha una grande visione nella conduzione della categoria, un uomo di grande veduta, di grandi numeri. Infatti il Presidente De Nuccio guarda con attenzione il rapporto che i Commercialisti devono tenere con la politica per avviare quel processo riformatore che dia ai Commerciasti un ruolo adeguato nel confronto con il Legislatore. Per far questo occorre implementare la leva di interesse della politica e la moltiplicazione dei numeri e delle reti. Il Presidente De Nuccio accende il faro dell’importanza di 120.000,00 Commercialisti con una visione più ampia a tutte le libere professioni, un comparto di 27 professioni ordinistiche e duemilioniottocentomila  iscritti con un indotto di addetti che porta a 10.000,00 di operatori 1/6 della popolazione italiana. "Una grande visione, un grande Presidente dei Commercialisti", è il coro delle libere professioni.

Di seguito l’ intervista in esclusiva a UILP UNIONE ITALIANA LIBERE PROFESSIONI.

Le professioni liberali del Nostro Paese hanno dimostrato durante il periodo pandemico di essere essenziali per la tenuta del sistema economico nazionale. Siamo di fatto il punto di riferimento sia economico che sociale. Gli Imprenditori si rivolgono ai Professionisti e si sono rivolti ai Professionisti per poter garantire la sopravvivenza delle loro aziende all'interno del mercato; è evidente e chiaro che in questa fase di rilancio del paese attraverso anche il PNRR che è lo strumento utilizzato dallo Stato, dal Governo per poter far ripartire e garantire una ripresa economica nel Paese. Noi dobbiamo avere un ruolo da protagonisti, un ruolo che deve essere pianificato in maniera sinergica, sia sul piano giuridico, sul piano finanziario e sul piano fiscale, per poter consentire questo è necessario che vi sia una azione concertata fra tutte libere professioni a livello nazionale.

Bisogna necessariamente partire per gradi. Utilizzare il sistema - periodo pandemico, come palestra dove se fatta esperienza rispetto a quelle che sono le criticità registrate all'interno del sistema economico nazionale; una fra tutti è necessario sempre di più coinvolgere le libere professioni nella fase di genesi delle norme. Non esiste peggiore norma,  per la quale non vi sia stato il coinvolgimento di coloro i quali poi quella norma la devono applicare; quindi i professionisti. Sicuramente vanno aperti i tavoli tecnici presso i Ministeri nei quali i Professionisti non vengono coinvolti con funzione meramente consultiva, ma addirittura con funzione invece propositiva quindi nella fase di genesi delle norme.

UFFICIO STAMPA UILP

 

E’ Giovanni Melillo il nuovo Procuratore antimafia e   antiterrorismo

E’ Giovanni Melillo il nuovo Procuratore antimafia e   antiterrorismo, viene preferito con 13 voti dal plenum del CSM a Nicola Gratteri. Magistrato di grande esperienza inizia nel 1985, è stato per otto anni pubblico ministero alla Direzione nazionale antimafia, già Capo di gabinetto del Ministro della giustizia Andrea Orlando, dal 2 agosto del 2017 è a capo della Procura di Napoli dove con grande abilità e competenza porta organizzazione favorendo gruppi di lavoro e specializzazioni non solo nelle aree tradizionali di indagine quali antiterrorismo, antimafia , corruzione. Sarà a capo di venti Sostituti Procuratori per esercitare attività di coordinamento delle indagini condotte dalle singole DDA.

Il discorso del Presidente Sergio Mattarella

1 MAGGIO 2022  Il Presidente Mattarella" Il costo della ripresa non può essere pagato in termini di infortuni sul lavoro."

Buon Primo maggio a tutti!

La festa del lavoro è festa per la Repubblica.

Rappresenta motivo di riflessione e di impegno.

Il primo articolo della Costituzione costituisce il fondamento su cui poggia l’architettura dei principi della nostra democrazia e della nostra civiltà.

Al tempo stesso è un pungolo, un senso di marcia, una sfida costante alle istituzioni, ai corpi sociali, alle forze produttive.

Il lavoro è misura di libertà, di dignità, rappresenta il contributo alla comunità.

È strumento di realizzazione di diritti sociali.

È motore di rimozione delle disuguaglianze, tema essenziale dopo la pandemia che le ha aggravate e ne ha create di nuove.

Premessa di tutto è la sicurezza sul lavoro.

È una battaglia che viene da lontano.

L’integrità della persona e della salute dei lavoratori è parte essenziale della visione che ispira il nostro patto costituzionale.

È stata ed è elemento qualificante della lotta del movimento dei lavoratori.

Ma non è un tema di parte, non appartiene soltanto a loro.

Vorremmo che intorno a questa necessità si mobilitasse il fronte più ampio, un patto di alleanza tra istituzioni, società civile, forze sociali ed economiche, per sottolineare con forza l’impegno a combattere un flagello che sconvolge la vita di troppe famiglie, rappresenta un’umiliazione per il mondo delle imprese e una sconfitta per chi, producendo beni e servizi, vede la propria attività sfigurata da queste morti.

Ogni incidente ha un costo: umano anzitutto, morale, sociale, economico.

Supera di gran lunga quello di ogni attività di prevenzione e tutela.

La caduta mortale di Fabio Palotti a Roma, la morte di Rosario Frisina a Gorgonzola, sono solo le ultime tragedie di una insopportabile catena che dobbiamo registrare con dolore e amarezza.

Tanti gli infortuni che causano conseguenze mortali o gravi menomazioni permanenti. Grande impegno va messo in campo, nell’applicazione di tecnologie moderne per proteggere il lavoro, consentire il recupero degli infortunati.

È uno sforzo, quello per la sicurezza, da veicolare anche attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che rende disponibili risorse significative.

Unità di sforzi, quindi, per la sicurezza sui posti di lavoro.

È una responsabilità che appartiene a tutti.

Venerdì mattina, in Friuli, ho sottolineato la inaccettabilità, specialmente per i più giovani, di dover associare la prospettiva del lavoro con la dimensione della morte.

Vanno incentivate le esperienze e le buone pratiche che, come in quella Regione, si propongono la stipula di protocolli tra imprese e sindacati con l’obiettivo “Zero morti”.

Rappresenta una prova di maturità e di coesione sociale.

Eravamo avviati a uscire dalla crisi indotta dalla pandemia – anche se adesso purtroppo costretti ad affrontare nuovi rischi a causa delle conseguenze nefaste di una guerra inattesa e insensata - con risultati di crescita che si erano rivelati nel 2021 particolarmente lusinghieri.

Con l’economia e l’occupazione in crescita. Ma parallelamente sono cresciuti i rischi di infortuni sul lavoro. Ce lo ricorda l’Inail.

Il costo della ripresa non può essere pagato in termini di infortuni sul lavoro.

Così come, nei momenti di difficoltà, occorre che le aziende rifuggano dalla tentazione di ridurre le spese per la sicurezza.

Si tratta di un vincolo inderogabile.

Ci rendiamo certamente tutti conto che anche una sola morte rappresenta un costo umano e sociale inaccettabile.

Il lavoro è strumento di progresso e di affermazione delle persone, non un gioco d’azzardo potenzialmente letale.

Lo ha posto poc’anzi in rilievo il dottor Tardiola: l’obiettivo di più lavoro non può tradursi in più incidenti sul lavoro.

Per questo occorre porre in essere uno sforzo eccezionale.

L’impegno per la ripresa è, insieme, impegno per migliorare le condizioni produttive e per battere la tragedia delle morti sul lavoro.

Anche in questo ambito, come ha più volte posto in rilievo il Ministro Orlando – che ringrazio per l’indicazione di iniziative e strumenti di grande interesse messi in campo -, la promozione della legalità è fondamentale. Non mancano leggi appropriate, misure di prevenzione, norme di tutela. Sappiamo che a far le spese dove prevale l’illegalità nel mondo delle imprese è il segmento dei lavoratori meno tutelati e meno rappresentati.

La pandemia ha sconvolto gli ultimi due anni.

Ha portato morte, sofferenza, paure. Ci ha anche più largamente scoprire – forse dovremmo dire dire riscoprire – i valori della solidarietà, della responsabilità, anche delle istituzioni a servizio del bene comune.

Abbiamo dimostrato di saper affrontare la crisi.

La medesima determinazione occorre avere oggi di fronte al brusco stop alla ripresa economica indotto dall’aggressione della Federazione Russa all’Ucraina.

Scoraggiarci per le prove che i tornanti della storia propongono su diversi fronti, interno, dell’Unione Europea, internazionale, è atteggiamento sterile.

Non possiamo affidarci all’inerzia degli eventi.

Un’unità consapevole tra le forze sociali deve consentire al “Cantiere Italia” di realizzare gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con un capitolo di relazioni sociali all’altezza di tempi moderni.

Non è tempo di slogan.

Non sono consentite pause nell’impegno: è indispensabile un dialogo consapevole e fruttuoso.

La nuova “fabbrica” del Paese deve saper tenere insieme funzione sociale dell’impresa, innovazione e produttività, crescita dell’economia e dell’occupazione nella dimensione nuova della sostenibilità, dignità del lavoro.

Ci ha soccorso in questo periodo la svolta che abbiamo concorso a realizzare nell’Unione Europea, che ha adottato politiche solidali ed espansive come non era accaduto in passato.

Ne è emersa l’idea di un’Europa sempre più credibile nel rappresentare l’ambito necessario della nostra rinnovata partecipazione alla dimensione globale e ad essere la chiave del nostro futuro.

Perché il domani non aspetta.

Come è avvenuto nel tempo della Ricostruzione favorita nel secondo dopoguerra dalla conseguita democrazia, come è stato per tutte le stagioni di sviluppo principali e quelle di ammodernamento del nostro Paese.

Vi è motivo di fiducia.

In questo 2022, contro ogni scetticismo, un segno positivo per la nostra economia è alla portata, malgrado le difficoltà.

Certo, sappiamo che sul terreno della condizione economica e sociale non mancano sfide come l’inflazione, indotta anzitutto dai rincari dell’energia e do molte materie prime.

Non possiamo permetterci di sbagliare: i due terzi della domanda dipendono in Italia dai consumi delle famiglie.

A loro dobbiamo guardare.

Di certo, non possiamo arretrare.

E nel procedere dobbiamo tenere fermi i valori che devono accompagnare la rotta nella condizione di oggi.

Quindi: non lasciare indietro nessuno, costruire, con i nuovi lavori, anche un welfare rinnovato, sempre più vicino alla persona, al bisogno di sostegno, di cura e di assistenza. Procedere con decisione sulla strada degli investimenti nella formazione, nella scuola, nella ricerca, nella cultura.

Alla Repubblica serve il lavoro di tutte e di tutti. Di donne, di giovani, di energie di ogni parte d’Italia.

Ognuno deve fare la parte propria per allargare la base del lavoro: anzitutto le istituzioni, ma con loro le grandi aziende, le piccole e medie imprese, i sindacati, il Terzo settore, i professionisti, la vasta e articolata realtà del lavoro dipendente e di quello autonomo.

In questo Primo maggio, che ritrova le persone riunite per affermare il valore del lavoro, desidero inviare un saluto alle Confederazioni sindacali che si riuniscono questa mattina ad Assisi per testimoniare che lavoro, pace, sviluppo sono parti inscindibili di un medesimo insieme.

Saluto tutti i lavoratori e i sindacati che oggi celebrano questa giornata del lavoro.

Invio auguri calorosi ai giovani che oggi torneranno ad affollare il Concertone a piazza San Giovanni, dopo due anni di assenza.

Il Primo maggio è un buon giorno per celebrare i valori iscritti nella nostra Costituzione.

Valori che tocca a tutti noi far vivere ogni giorno.

Viva l’Italia del lavoro, viva la Repubblica.

 
Lunedì, 25 Aprile 2022 14:18

MILANO 25 APRILE 2022

 

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  (Riproduzione riservata)

 

 

Un fiume di persone scorre mentre scriviamo a Milano, per Corso Venezia destinazione piazza Duomo, per festeggiare il 25 aprile.

Il Presidente Mattarella:

"La Resistenza contro il nazifascismo contribuì a risollevare l'immagine e a recuperare il prestigio del nostro Paese. Fu a nome di questa Italia che Alcide De Gasperi poté presentarsi a testa alta alla Conferenza di pace di Parigi."

 "Questo tornare indietro della storia rappresenta un pericolo non soltanto per l'Ucraina ma per tutti gli europei. Avvertiamo l'esigenza di fermare subito, con determinazione, questa deriva di guerra prima che possa ulteriormente disarticolare la convivenza internazionale, prima che possa tragicamente estendersi. Questo è il percorso per la pace, per ripristinarla; perché possa tornare ad essere il cardine della vita d'Europa. Per questo diciamo convintamente: viva la libertà, ovunque. Particolarmente ove sia minacciata o conculcata".

 

 

“Alla mentalità dell’io si oppone quella di Dio; il salva te stesso si scontra con il Salvatore che offre se stesso.”

"Fratelli, sorelle, in questa settimana accogliamo la certezza che Dio può perdonare ogni peccato. Dio perdona tutti, può perdonare ogni distanza, mutare ogni pianto in danza; la certezza che con Cristo c’è sempre posto per ognuno; che con Gesù non è mai finita, non è mai troppo tardi. Con Dio si può sempre tornare a vivere. Coraggio, camminiamo verso la Pasqua con il suo perdono. Perché Cristo continuamente intercede presso il Padre per noi e, guardando il nostro mondo violento, il nostro mondo ferito, non si stanca di ripetere – e noi lo facciamo adesso con il nostro cuore, in silenzio – di ripetere: Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno".

 

Il Presidente Draghi, ha appena tenuto e concluso il discorso alla Camera dei Deputati e mentre scriviamo è in corso il dibattito con i Parlamentari. Di seguito il testo del discorso appena letto da DRAGHI dove ha anche sottolineato l’intervento militare del Nostro paese. Circa 240 uomini attualmente schierati in Lettonia, assieme a forze navali e a velivoli in Romania, pronti a contribuire con circa 1400 uomini e donne dell’esercito della Marina dell’Aeronautica e con ulteriori 2000 militari disponibili. Alle ore 12.30 di oggi il discorso al Senato, nel pomeriggio alle ore 15,00 il Presidente del Consiglio parteciperà al vertice NATO, a seguire il Consiglio dei Ministri all’ esame come affrontare i rischi delle sanzioni.

GUERRA RUSSIA CONTRO UCRAINA DRAGHI IN PARLAMENTO -  POSSIBILE NUOVO DISLOCAMENTO DI TRUPPE  CON LA NATO – “PER ESSERE UNITI CON L’UCRAINA E CON I NOSTRI ALLEATI DOBBIAMO PRIMA DI TUTTO RESTARE UNITI TRA NOI.”

Così il Premier si è espresso:

“Ieri si è riunito il Consiglio nord Atlantico sulla base di quanto previsto dall’articolo quattro del trattato di Washington ed ha approvato 5 piani di risposta graduale che in questa prima fase puntano a consolidare la postura di deterrenza a est. Le fasi successive vincolate ad un’evoluzione dello scenario prevedono l’assunzione di una postura di difesa del seguito di ristabilimento della sicurezza. I piani prevedono due aspetti fondamentali l’incremento delle forze dispiegate in territorio alleato con il transito delle unità militari sotto la catena di comando e controllo del comando supremo alleato in Europa e l’utilizzo di regole d’ingaggio predisposte per un impegno immediato. Le forze italiane che prevediamo essere impiegate dalla Nato sono costituite da unità già schierate in zona di operazioni, circa 240 uomini attualmente schierati in Lettonia, assieme a forze navali e a velivoli in Romania e da altre che saranno attivate su richiesta del comando alleato; per queste siamo pronti a contribuire con circa 1400 uomini e donne dell’esercito della Marina dell’Aeronautica e con ulteriori 2000 militari disponibili. Le forze saranno impiegate nell’area di responsabilità della NATO che non c’è nessuna autorizzazione implicita dell’attraversamento dei confini. L’Italia e la NATO vogliono trasmettere un messaggio di unità e solidarietà per la causa Ucraina e di difesa dell’architettura di sicurezza europea. Voglio ringraziare il ministro Guerini delle nostre forze armate per la loro prontezza e preparazione. Per quanto riguarda le sanzioni L’Italia è perfettamente in linea con gli altri paesi dell’unione europea primi tra tutti Francia e Germania le misure sono state coordinate insieme ai nostri partner del G 7 con i quali condividiamo pienamente strategia e obiettivi. Mercoledì sono state formalmente approvate le prime misure restrittive verso la Russia in relazione alla decisione di riconoscere l’indipendenza dei territori di Donetsk e Lugansk. Qui siamo nella fase iniziale queste misure consistono nel bando alle importazioni alle esportazioni da entità separatiste sul modello di quanto fatto nel 2014, in occasione della Crimea; consistono anche in sanzioni economiche e finanziarie alla Russia come il divieto di finanziamento del debito sovrano nel mercato secondario, il congelamento di asset di tre istituti bancari. Vi sono anche sanzioni mirate nei confronti di individui di identità come gli oltre 300 membri della duma che hanno proposto il riconoscimento dei territori separatisti e che hanno votato a favore. Ma in seguito all’invasione Russa dei giorni scorsi nel Consiglio Europeo di ieri abbiamo approvato misure molto più stringenti e incisive che erano in preparazione da settimane i relativi atti legislativi sono discussi in queste ore a Bruxelles e per questo non posso ancora rendere conto e renderne conto in modo esaustivo. Saranno finalizzati adottati in tempi rapidissimi e martedì ritornerò sul tema, ma intanto posso dire che queste sanzioni includono misure finanziarie, come il divieto di rifinanziamento per banche e imprese pubbliche in Russia, il blocco di nuovi depositi bancari dalla Russia verso istituti di credito dell’Unione Europea misure nel settore dell’energia mirate a impedire il trasferimento di tecnologie avanzate usate soprattutto per la raffinazione del petrolio e misure nel settore dei trasporti, come il divieto di esportazione esteso a tutti i beni le tecnologie i servizi destinati al settore aereo un blocco dei finanziamenti per nuovi investimenti in Russia e altre misure di controllo dell’esportazione delle esportazioni da sospensione degli accordi di facilitazione dei visti per passaporti diplomatici e di servizio russi. Prevediamo, inoltre un secondo pacchetto che includa Membri della Duma non ancora sanzionati. In questi giorni l’Unione Europea ha dato prova della sua determinazione e compattezza. Siamo pronti a misure ancora più dure se queste non dovessero dimostrarsi sufficienti, le sanzioni che abbiamo approvato che quelle che potremmo approvare in futuro ci impongono di considerare con grande attenzione il loro impatto sulla nostra economia. La maggiore preoccupazione riguarda il settore energetico che è stato già colpito dai rincari di questi mesi, circa il 45% del gas che importiamo proviene infatti dalla Russia in aumento del 27% di circa 10 anni fa. Le vicende di questi giorni dimostrano l’imprudenza di non aver diversificato maggiormente le nostre fonti di energia e i nostri fornitori negli ultimi decenni. In Italia abbiamo ridotto la produzione di gas italiano da 17 miliardi di metri cubi all’anno, nel 2000 a circa tre miliardi di metri cubi, oggi a fronte di un consumo nazionale che è rimasto costante tra i 70 e i 90 miliardi circa di metri cubi, dobbiamo procedere spediti sul fronte della diversificazione per superare quanto prima la nostra vulnerabilità ed evitare il rischio di crisi future. Il governo segue in modo costante i flussi di gas in stretto coordinamento con le istituzioni europee abbiamo riunito diverse volte il Comitato di emergenza gas per regolamentare analizzare i dati operativi e gli scenari possibili. Gli stoccaggi italiani beneficiano dall’avere avuto a inizio inverno una situazione migliore, il livello di riempimento aveva raggiunto il 90% alla fine del mese di ottobre, mentre gli altri paesi europei erano intorno al 75%. Gli stoccaggi sono stati poi utilizzati a pieno ritmo e nel mese di Febbraio hanno raggiunto il livello che hanno generalmente a fine Marzo. Questa situazione che sarebbe stata più grave, in assenza di infrastrutture politiche adeguate è simile a quella che basta, ciò ci permette di guardare con maggior fiducia ai prossimi mesi, ma dobbiamo intervenire per migliorare ulteriormente la nostra capacità di stoccaggio per i prossimi anni. L’Italia è impegnata, inoltre spingere l’Unione Europea nella direzione di meccanismi di stoccaggio comune che aiutino tutti i paesi a conteggiare momenti di riduzione temporanea delle forniture. Ci auguriamo che questa crisi possa finalmente accelerare una risposta positiva su questo tema. Sono al lavoro per affrontare tutte le misure necessarie per gestire al meglio una possibile crisi energetica. Ci auguriamo che questi piani, mi sembra, possano non farci trovare impreparati. Le misure di emergenza includono una maggiore flessibilità dei consumi di gas sospensioni nel settore industriale, regole sui consumi di gas del settore termoelettrico, dove pure esistono misure di riduzione del carico. Il Governo è al lavoro inoltre per aumentare le forniture alternative intendiamo incrementare il gas naturale liquefatto importato da altre rotte, come gli Stati Uniti il Presidente americano Joe Biden ha offerto la sua disponibilità a sostenere gli alleati con maggiori rifornimenti e voglio ringraziarlo per questo. Tuttavia la nostra capacità di utilizzo è limitata dal numero ridotto di rigassificatori in funzione. Per il futuro è quanto mai opportuna una riflessione anche su questo punto. Certo il Governo intende poi lavorare per incrementare i flussi da gasdotti non a pieno carico come il tap dall’Azerbaigian il transmed dall’Algeria e della Tunisia e il greenstream dalla Libia. Potrebbe essere anche necessaria la riapertura delle centrali a carbone per colmare eventuali mancanze. Il futuro ci obbliga a prestare maggiore attenzione ai rischi geopolitici che pesano sulla nostra politica energetica e ridurre la vulnerabilità delle nostre forniture. Voglio ringraziare il Ministro Cingolani per il lavoro che svolge quotidianamente su questo tema così importante per il nostro futuro. Ho parlato del gas ma sappiamo che la risposta più valida nel lungo periodo sta nel procedere spediti come stiamo facendo nella direzione di un maggiore sviluppo delle fonti rinnovabili, anche direi soprattutto una maggiore semplificazione delle procedure per l’installazione degli impianti. A questo proposito a questo proposito vorrei notare che gli ostacoli a una maggiore speditezza su questo percorso non sono tecnici, non sono tecnologici, ma sono solo burocratici. Tuttavia il gas resta essenziale come combustibile di transizione, dobbiamo rafforzare il corridoio sud migliorare la nostra capacità di rigassificazione, aumentare la produzione nazionale a scapito delle importazioni; perché il gas prodotto nel proprio paese è più gestibile ed è meno caro. La storia che l’Italia e l’Europa hanno davanti potrebbe essere come ho accennato, prima lunga e difficile da ricomporre anche perché sta confermando l’esistenza di profonde divergenze sulla visione dell’ordine internazionale mondiale; divergenze che non sarà facile superare. Il Governo intende lavorare senza tregua in stretto coordinamento con gli alleati per dare ai cittadini le risposte che cercano in questo momento di grave incertezza. Per farlo è essenziale il vostro appoggio della maggioranza e dell’opposizione. In queste ore mi sono arrivate dichiarazioni di sostegno da tutti i gruppi politici e dai loro leader che vorrei ringraziarli e ringraziarvi tutti, vi sono sinceramente grato perché il Parlamento è il centro della nostra democrazia, la casa di tutti gli italiani per la sua vicinanza, esprime la vicinanza del paese davanti alle terribili minacce che abbiamo davanti, per essere Uniti con l’Ucraina e con i nostri alleati dobbiamo prima di tutto restare Uniti tra Noi grazie.”

I COMMERCIALISTI ITALIANI  PUNTANO SULL'INNOVAZIONE

ELBANO DE NUCCIO é il PRESIDENTE DEL CONSIGLIO NAZIONALE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI

I COMMERCIALISTI MILANESI PUNTANO SULLE DONNE È MARCELLA CARADONNA IL PRESIDENTE ELETTO

Oggi 29 Aprile 2022 i Commercialisti Italiani hanno un grande Presidente del Consiglio Nazionale che porterà la categoria a livelli di grande considerazione da parte del tessuto economico e sociale del Nostro paese. ELBANO DE NUCCIO é il PRESIDENTE DEL CONSIGLIO NAZIONALE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI. Il suo programma, la sua squadra hanno convito, si assicura il 53% dei voti e vince l’ elezioni del Consiglio Nazionale. Già Presidente dell’ Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Bari, componente della Commissione Deontologia del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti, nonché docente incaricato dall’Istituto di Ricerca dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili. Dottore Commercialista e Revisiore Legale dei Conti, con esperienza pluriennale nel campo della consulenza aziendale, contabile, fiscale e finanziaria, per società private e pubbliche di rilievo nazionale e internazionale.

Nel suo DNA semplificazione, ma soprattutto innovazione, la voglia di poter far emergere la competenza e le qualità dei Commercialisti Italiani che tanto si sono spesi per le imprese e le famiglie del Nostro paese nel periodo del lockdown ed ancora oggi nelle difficoltà di una pandemia che stenta a lascarci e di un conflitto bellico causa di ulteriori difficoltà.

Il neo Presidente De Nuccio ai microfoni di ANC TV oggi ha dichiarato:" attendiamo ovviamente i risultati ufficiali che saranno tali, solamente dopo che la commissione  che verrà insediata il sei di maggio ufficializzerà la nostra vittoria sulla base di dati ufficiosi, certamente sì,  il nostro è stato un risultato di netto vantaggio rispetto alla lista opposta,  E' stata una campagna elettorale molto complicata molto dura ma anche allo stesso tempo particolarmente entusiasmante. Abbiamo girato tutta l'Italia in lungo e in largo, ho avuto l'onore e l'orgoglio di poter conoscere tantissimi Colleghi di prendere consapevolezza diretta dei problemi della professione e di incrementare il mio bagaglio di conoscenza che verrà messo a disposizione per dare risposte concrete ai Colleghi della base.  La nostra è una lotta per recuperare una dignità come ho sempre detto personale e professionale una migliore qualità della vita per i Commercialisti Italiani ed una maggiore visibilità ed una maggior rispetto nell'ambito dell'attività professionale.  Questo è il nostro impegno e questo è quello che noi faremo nei prossimi quattro anni".

 

UFFICIO STAMPA UILP
Sabato, 02 Aprile 2022 19:35

Comunicato stampa

 

La UILP UNIONE ITALIANA LIBERE PROFESSIONI è lieta di comunicare il grande successo del “ PRIMO FORUM ESPOSITIVO DEI BENI CONFISCATI”. Napoli la città dei RE, otto statue dei Re di Napoli nella facciata di Palazzo Reale, storica capitale dai Bizzantini, i Normanni, gli Svevi, gli Angioini, gli Aragonesi, i Vicerè, i Borbone e il Regno delle due Sicilie, sino a Capitale del Mezzogiorno d’ Italia con la sua vivacità illuminata si è proposta quale capitale per accogliere, incontri, dibattiti, e proposte per la valorizzazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata. Non solo proposte ma concretezza del lavoro svolto e così anche la esposizione dei prodotti della legalità, i prodotti che nascono proprio dai beni e aziende confiscate, gli spazi trasferiti dal mondo del male al mondo del bene comune. Un forum espositivo unico nel suo genere, il primo in Italia, che si è tenuto nei giorni 1 e 2 aprile 2022 presso la stazione Marittima di Napoli, organizzato dalla Regione Campania con affidamento per supporto organizzativo a Sviluppo Campania, con la collaborazione della Regione Lombardia, Toscana, Lazio e Sicilia. Presenti le telecamere della UILP UNIONE ITALIANA LIBERE PROFESSIONI - sezione legalità professioni giuridiche economiche - settore Amministratori Giudiziari. La UILP nata dopo la morte dei Magistrati Falcone e Borsellino al fine della divulgazione della cultura della legalità attraverso le professioni intellettuali accreditata per le riprese, la fotografia, la CVV comunicazione visiva veloce sulle proprie reti di professionisti. Si ringrazia Sviluppo Campania per l’ accreditamento del Nostro ufficio stampa, Radio Siani (Web radio in ricordo di Giancarlo Siani Giornalista Libero Professionista ucciso dalla Mafia). Tanti gli stand presenti di tutte le regioni che hanno partecipato all’ evento. Una missione importante fare rete e valorizzare le esperienze significative presenti su tutto il territorio nazionale. Confronto tra esperti del settore e relazioni tra terzo settore, cooperative e associazioni che operano nel mondo dei beni sequestrati e confiscati.

Il Prefetto Mario Morcone assessore alla Sicurezza, Legalità, Immigrazione Regione Campania ha proposto grazie all’ organizzazione di Regione Campania e Sviluppo Campania questo modello per affrontare il tema dei beni confiscati: “riuscire dare una scossa forte a questo settore”, questo l’intento ed il risultato è arrivato con una grande partecipazione e la presenza della politica con gli interventi del Commissario Europeo per gli affari economici e finanziari Paolo Gentiloni, il Presidente Anci Antonio Decaro, il Ministro per il sud e la coesione territoriale Mara Carfagna, il Ministro dell’ Interno Luciana Lamorgese, il Vicepresidente del Senato della Repubblica Anna Rossomando, il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, l’ Assessore alla Sicurezza, Legalità, Immigrazione Prefetto Mario Morcone, il Direttore dell’ Agenzia Nazionale dei sequestrati e confiscati Prefetto Bruno Corda, il Capo di Gabinetto del Ministero dell’Interno Prefetto Bruno Frattasi.

Il Commissario Europeo Gentiloni “Per l'Italia si tratta di portare avanti gli investimenti e le riforme previste dal piano nazionale di ripresa e resilienza una sfida unica su cui nei prossimi anni si gioca il futuro del nostro paese tra le altre cose il PNRR mette a disposizione 300 milioni di euro per la valorizzazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata all'interno della missione dedicata a interventi speciali per la coesione territoriale a queste risorse si aggiungono quelle previste nei prossimi anni da altri fondi strutturali europei. Il Fondo Europeo per lo sviluppo regionale e il Fondo Sociale Europeo che in passato hanno già con cofinanziato questo tipo di iniziative.

Ora bisogna avere concreta attuazione alle misure concordate e dimostrare di riuscire a spendere queste risorse straordinarie bene e nei tempi previsti.

Bene in questo contesto il governo si è mosso per tempo pubblicando il bando per i progetti di valorizzazione dei beni confiscati finanziati dal PNRR, bando che peraltro si è chiuso ieri. Trovo positivo che il bando si rivolga esclusivamente agli enti pubblici consentendo in ogni caso a questi ultimi di coinvolgere gli enti del terzo settore, perché questo dovrebbe assicurare il rispetto delle tempistiche previste dal cnr evitando procedure che altrimenti sarebbero state forse più lunghe più complesse.

La valorizzazione dei beni confiscati alle mafie deve continuare ad essere parte integrante di una più ampia strategia che l'Italia conduce da tempo di contrasto alla criminalità organizzata e alla corruzione, fenomeni che frenano gli investimenti deprimono la crescita e lasciano indietro interi territori. Non può esserci sviluppo e crescita senza legalità.

Da questo Primo Forum espositivo deve ripartire la consapevolezza che l'enorme patrimonio che la mafia ha sottratto alla collettività con la violenza, nel ricatto e l'intimidazione sarà restituito allo stato e ai cittadini, in termini di occupazione, di sviluppo e di sviluppo e giustizia sociale.”

Il Ministro Mara Carfagna:” “Io credo che raccontare mostrare le iniziative economiche associative che vengono avviate nei beni confiscati, sia il modo migliore per fare avanzare quella battaglia di legalità di cui ha bisogno non soltanto il sud ma l'intero mezzogiorno.”

Mara Carfagna ha poi precisato che il bando che scadeva il 31 marzo è stato prorogato, così il Ministro “non c'è nulla che faccia più male alla criminalità organizzata della perdita di prestigio e della perdita di ricchezza che segue alla confisca dei suoi beni e non c'è nulla che affermi di più il valore della legge la presenza dello Stato di una attività sottratta ai clan che produce utili e fatturato in modo pulito. Anche per questo, soprattutto per questo, abbiamo voluto inserire nel piano nazionale di ripresa e resilienza una linea di finanziamento specifica dedicata alla valorizzazione alla riqualificazione dei beni confiscati alla mafia. Lo ricordava prima proprio il Commissario Gentiloni, 300 milioni di euro il bando, è vero scadeva ieri ma è stato prorogato di ulteriori tre settimane per l'altissima attenzione l'altissima partecipazione che ha suscitato ed è una partecipazione valorizzata ancora di più dalle finalità che noi abbiamo indicato come prioritarie per la destinazione di questi beni perché come voi sicuramente saprete abbiamo previsto all'interno di questo bando dei criteri premiali per chi vorrà destinare questi beni valorizzati e riqualificati a centri antiviolenza, case rifugio per donne maltrattate e per i loro bambini ma anche asili nido e secondo i nostri calcoli entro il 2026 noi riusciremo a restituire un circuito di legalità o comunque ad attività di sostegno sociale oltre un centinaio di beni sottratti alla criminalità organizzata. Ma come ricordava il Commissario Gentiloni il PNRR non è l'unico strumento che noi abbiamo attivato, in un settore così delicato perché abbiamo attivato in passato e di questo naturalmente ringrazio chi mi ha preceduto, ulteriori risorse dei fondi nazionali ed europei per la coesione per valorizzare i beni confiscati alla mafia, oltre 300 milioni di euro per riqualificare oltre 560 beni. Ne voglio ricordare in particolare due per il loro valore simbolico per la loro importanza il complesso La Balzana di Santa Maria la Fossa in provincia di Caserta. Proprio ieri con l'Agenzia per la coesione nazionale e il Ministero dell'agricoltura abbiamo avviato un accordo interistituzionale, per decidere con precisione quali saranno le finalità verso cui indirizzare i fondi che abbiamo a disposizione. L'altro bene dall'alto valore simbolico e Palazzo Fienga a Torre Annunziata che diventerà un polo con sedi e alloggi destinati alle forze dell'ordine”.

Il PNRR è l’ appuntamento da non perdere per valorizzare i beni confiscati, ma non basta, c’è l’impegno del Ministro Carfagna per la ricercare di risorse finanziare che assicurino la costante manutenzione.

Non meno emozionante è stato il contributo del Ministro degli Interni il Prefetto Luciana Lamorgese, cuore Napoletano, ha sottolineato i valori di solidarietà e fratellanza umana valori imprescindibili manifestati anche attraverso assegnazione di alloggi con il riuso degli immobili confiscati a donne e bambini provenienti dall’ Ucraina. “Io credo che parlare di beni confiscati, oggi come anche ieri, ma a maggior ragione oggi, è un momento delicato ed è particolarmente importante parlare perché? perchè Noi l'abbiamo visto proprio in questi ultimi giorni quando parliamo delle riuso dei beni confiscati. Una legislazione la nostra che è una legislazione all'avanguardia è l'unica in Europa tant'è che chiedono a Noi gli altri paesi europei indicazioni su quelle che sono le linee che Noi abbiamo dato, da un punto di vista normativo alla gestione dei beni confiscati. Noi siamo uno di quei paesi che abbiamo consentito il riuso sociale dei beni e dei patrimoni sottratti alla mafia, con l'intento di restituire questi beni alla collettività, ciò che era stato tolto con violenza e con intimidazione. Perché dico oggi? perché oggi Noi stiamo facendo un uso dei beni confiscati proprio in una fase delicata, quale quella del guerra dell'Ucraina, abbiamo consentito l'utilizzo di questi beni confiscati gli appartamenti, gli immobili, i posti letto da dare agli Ucraini. L'abbiamo fatto facendo un censimento con tutte le Prefetture, qua c’é il Prefetto Corda Direttore dell'Agenzia, ci siamo visti abbiamo fatto, è stato fatto un censimento, perché abbiamo disponibili 1800 posti, quindi da comprendere quali erano quelli immediatamente disponibili, le risorse per allestire questi immobili e qua lo faremo anche con i fondi del pon sicurezza. Quindi voglio dire, è questo un modo concreto di essere vicini ai cittadini, a coloro che sono si trovano in un momento di particolare debolezza e di fragilità.

Il recupero della legalità dei beni confiscati è una forma assolutamente che consente lo sviluppo del territorio e consente anche quella solidarietà e fratellanza umana che sono, come dicevo prima, dei valori imprescindibili e soprattutto non negoziabili e quindi alla luce di queste considerazioni ringrazio per questo bellissimo convegno che mette un punto focale su un argomento di particolare attualità.

Nella seconda giornata due sessione parallele hanno portato importanti contributi gli esperti del settore tra i quali il Prefetto Bruno Corda, il Prefetto Bruno Frattasi, Presidente del comitato scientifico “osservatorio agro – mafie” il Magistrato Giancarlo Caselli.

Le conclusioni della prima giornata affidate al Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha sintetizzato un nuovo piano regionale per la gestione dei beni confiscati, ma anche una relazione su tante attività svolte ed i risultati ottenuti per il miglioramento della Campania.

“Io credo che dobbiamo considerare questo convegno, innanzitutto come omaggio Nostro a quelli che quarant'anni fa hanno promosso quella che poi è passata alla storia come la Legge Rognoni - La Torre. Ricordo con particolare affetto Pio La Torre, come omaggio a quelli che 30 anni fa decisero di resistere di non arrendersi, erano due meridionali Falcone e Borsellino che nella parte finale della loro vita, da siciliani sapevano di essere stati condannati a morte dalla mafia, ma non si sono piegati. Dico questo perché la prima cosa che dovremmo fare, recuperare come dire un sentimento di fiducia nelle cose che stiamo dicendo e facendo. Parliamoci con grande franchezza questo argomento della camorra dei poteri criminali sta seguendo un po’ il destino della questione meridionale, appare sempre di più come una liturgia stanca alla quale non presta attenzione nessuno. La prima cosa che dovremmo fare è ritrovare fiducia in Noi stessi e capire quanto sia essenziale per l'Italia, se volete per le nostre famiglie, per le nostre imprese, per i nostri figli, non dico vincere definitivamente questa battaglia ma contenere i poteri criminali, creare condizioni accettabili di vita civile. Francesco de Sanctis, diceva che nel mezzogiorno d'Italia abbiamo un sistema sociale extra legale, cosa voleva dire? che abbiamo un modo di vivere, nel quale lo Stato in larga misura non esiste, ne come garanzia di uguale diritto fra i cittadini, né come sanzione certa nei confronti dell'illegalità. In larga misura questa condizione è rimasta, ma abbiamo avuto ripeto anche tante energie, tante forze, tante donne e uomini, che hanno combattuto e che sono un elemento di speranza per tutti quanti noi”.

Il vento della professionalità, della competenza, delle capacità di sapersi confrontare, di relazionare con semplicità e pacatezza, soffia sulla Bandiera Italiana delle Libere Professioni protagoniste della divulgazione della cultura della legalità, si alza il coro delle congratulazioni della UILP per una due giorni del Forum che fa sperare che anche le criticità sollevate possano trovare soluzione.

Ufficio Stampa – UILP – UNIONE ITALIANA LIBERE PROFESSIONI

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Mercoledì, 09 Febbraio 2022 10:38

DRAGHI SI PARTE DA GENOVA

Il Presidente del Consiglio Draghi oggi mentre scriviamo è a Genova, dopo il discorso a Palazzo San Giorgio dove ha  indicato Genova come esempio di rinascita dopo la crisi della pandemia, adesso é qui  a rendere omaggio alle vittime del ponte Morandi.

DRAGHI SI PARTE DA GENOVA

Il Presidente Draghi ha detto:

“ è una questione di affidabilità perché la crescita sostenuta equa sostenibile è il miglior custode della stabilità, un’Italia affidabile fiduciosa nelle proprie straordinarie capacità, un’Italia dei giovani e delle donne,  un’Italia che non dimentica i deboli e protegge gli anziani, un’Italia dove c'è spazio per il futuro,  questa è l'Italia per cui lavoro, per cui tutti noi dobbiamo batterci perché la storia d'Italia passa da tutti noi”.

Giovedì, 03 Febbraio 2022 14:41

HA GIURATO INIZIA IL MATTARELLA BIS

Il Presidente Mattarella ha appena giurato come disposto dall' art. 91 della Costituzione della Repubblioca Italiana.

Inizia la lettura del suo discorso tra gli applausi dei Parlamentari.

"Occorre evitare che i problemi trovino soluzione senza intervento delle istituzioni" ha detto il Presidente della Repubblica, sottolinea la richiesta di "tempestività delle decisioni".

 

Sergio Mattarela precisa "Le attese degli italiani sarebbero state fortemente compromesse dal prolungarsi di uno stato di profonda incertezza politica e di tensioni, le cui conseguenze avrebbero potuto mettere a rischio anche risorse decisive e le prospettive di rilancio del Paese impegnato a uscire da una condizione di grandi difficoltà. Leggo questa consapevolezza nel voto del Parlamento che ha concluso i giorni travagliati della scorsa settimana".

 Il Presidente si sofferma a lungo sul tema della DIGNITA', parola che ha pronunciato 18 volte, sollevando tutte le criticità ancora in primo piano.

 Il discorso di quasi 40 minuti si chiude con voce alta: "VIVA LA REPUBBLICA VIVA L'ITALIA", tutti in piedi.

HA GIURATO

SONO A DISPOSIZIONE IL PRESIDENTE MATTARELLA E' IL NUOVO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Eletto durante un lungo applauso dei grandi elettori superata la soglia dei 505 voti continua ancora a crescere il consenso per Sergio Mattarella che pur avendo già preparato le valige dovrà affrontare i prossimi sette anni di presidenza alla guida di un paese che ha visto l' indecisione della politica. 

Rieletto al Quirinale con 759 voti,  ha accettato l'incarico: "Accetto per senso di responsabilità, nonostante prospettive personali".

Sabato, 22 Gennaio 2022 20:10

OGGI SI APRE L'ANNO GIUDIZIARIO A MILANO

"Come in tutte le fasi palingenetiche, ciascuno si deve sentire chiamato a dare il proprio contributo: da Milano con parresia rispondiamo “Noi ci siamo”, nella consapevolezza che essere puntuali nei risultati è l’imperativo; stupire, se possibile, l’ambizione",  così il Presidente della Corte di Appello di Milano oggi alla ceriimonia per l' apertura dell' anno giudiziario 2022.

Il Presidente  relativamente al settore penale ha precisato:" Per quanto riguarda il settore penale, indici positivi si riscontrano nel secondo grado di giudizio ove i processi pendenti sono passati da 8.397 a 7.894 (contro le 48.066 di Roma e le 57.293 di Napoli, le 17.157 di Bologna, le 13.810 di Firenze e le 13.284 di Torino, tutte corti le ultime tre notevolmente più piccole di Milano), e l’81% dei procedimenti è stato iscritto nel biennio 2020- 2021 mentre il 98% nel triennio 2019-2021, ma in molti casi gli ultratriennali riguardano processi sospesi perché a carico di irreperibili. E per questo che a Milano possiamo dire che la applicazione della nuova normativa sulla improcedibilità non si tradurrà in una amnistia mascherata o, per usare un termine meno tecnico ma più icastico, in una rottamazione di vecchi processi. 

Gli indici di perfomance del settore civile sono tutti positvi come risulta dalla relazione oggi letta dal Presidente Ondei:"Principiando a scrutinare i dati dal settore civile si impone un’evidenza: i dati statistici dell’anno in esame e soprattutto gli indici di performance volgono tutti al positivo. Nel secondo grado di giudizio (la Corte di Appello) l’indice di ricambio (ossia l’indice indicante il rapporto tra fascicoli pervenuti e fascicoli definiti è stato pari a 113 (su 100 pervenuti ne sono stati definiti 113) e l’indice di smaltimento (che corrisponde alla riduzione dell’arretrato) è stato pari a 0,52 nonostante un aumento dei fascicoli pervenuti di circa mille unità rispetto all’anno precedente. Infine, il disposition time (ossia il tempo prognostico di definizione dei processi) è di 330 gg (quello nazionale è di 654 gg.) mentre le pendenze si sono ridotte da 6.857 a 6.124, quasi l’80% di tali pendenze si riferisce a fascicoli iscritti nell’ultimo biennio (2020-2021) e, comunque, il 96% a fascicoli iscritti nell’ultimo triennio (2019-2021)".

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Abbiamo perso il suo sorriso ed il Parlamento Europeo perde il suo Presidente

Il Presidente Sassoli si è spento nella notte al Centro di riferimento oncologico di Aviano, dove era ricoverato.

Resta il suo pensiero:

«Dobbiamo avere la forza di rilanciare il nostro processo di integrazione, cambiando la nostra Unione per renderla capace di rispondere in modo più forte alle esigenze dei nostri cittadini e per dare risposte vere alle loro preoccupazioni, al loro sempre più diffuso senso di smarrimento. La difesa e la promozione dei nostri valori fondanti di libertà, dignità e solidarietà deve essere perseguita ogni giorno dentro e fuori l’Unione Europa».  «Sia chiaro a tutti che in Europa nessun governo può uccidere, che il valore della persona e la sua dignità sono il nostro modo per misurare le nostre politiche. Che da noi nessuno può tappare la bocca agli oppositori, che i nostri governi e le istituzioni europee che li rappresentano sono il frutto della democrazia e di libere elezioni».

 

 

MARIO DRAGHI  “Il Governo ha la priorità che la scuola stia aperta in presenza”

MARIO DRAGHI “Il Governo ha la priorità che la scuola stia aperta in presenza”.

Così si è espresso il Presidente del Consiglio Mario Draghi, “Non ha senso chiudere la scuola prima di aver chiuso tutto il resto, se chiudiamo tutto il resto torniamo all’anno scorso”.

"Un anno che dobbiamo affrontare con realismo, prudenza ma anche fiducia e soprattutto con unità”

"La scuola è fondamentale per la democrazia va tutelata, protetta, non abbandonata”.

Oggi 25 novembre 2021, giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il Ministero dell’Istruzione si tinge di rosso. Una iniziativa per sottolineare l’importanza dell’educazione al rispetto della donna e per generare il rifiuto di qualsiasi forma di abuso e discriminazione.

25 Novembre 2021 il Ministero dell' istruzione di tinge di rosso

Giovedì, 18 Novembre 2021 18:59

DIA TRENTANNI DI ANTIMAFIA

La DIA istituita il 29 ottobre 1991 è UNA IDEA DI GIOVANNI FALCONE ha compiuto 30 anni.

Mercoledì 17 novembre 2021 nell’ ambito delle iniziative in programma per la celebrazione del Trentennale della istituzione della Direzione Investigativa Antimafia DIA, si è svolto il convegno con convegnisti solo su invito della DIA dal titolo “La nuova vita dei beni confiscati”. L’ evento ha avuto sede a Trapani nella storica cornice dell’ Aula Capitolare del Museo Regionale Interdisciplinare “Conte Agostino Pepoli”. La UILP UNIONE ITALIANA LIBERE PROFESSIONI associazione aperta a tutte le professioni, nata alla morte di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, con la finalità di divulgare la “cultura della legalità” è onorata di essere stata invitata all’ evento e di essere stata autorizzata al Trattamento di immagini fotografiche e riprese video dell’ evento, utili successivamente alla attività di divulgazione nelle Scuole, nelle Università e anche in tutte le attività formative per le categorie professionali, solo a titolo esemplificativo si cita la formazione degli Amministratori Giudiziari attraverso la partecipazione ad eventi formativi svolti dai Nostri associati quali Relatori e Formatori. Tra i Relatori del convegno GIUSEPPE SANFILIPPO di UNIONE ITALIANA LIBERE PROFESSIONI sezione legalità settore Amministratori Giudiziari appartenente all’ elenco speciale di UILP Amministratori Giudiziari con oltre 25 anni di attività professionale, presente nella qualità Consigliere Nazionale di INAG Istituto Nazionale Amministratori Giudiziari.

DIA TRENTANNI DI ANTIMAFIA

“Leggo questo invito come una medaglia al merito per tanti anni di attività professionale svolti in collaborazione con tutte le forze dell’ ordine con funzione di Polizia Giudiziaria, sono onorato di partecipare e dare il mio contributo supportato da tanti anni di esperienza sul campo, ha detto Giuseppe Sanfilippo al microfono della nostra telecamera. La relazione di Sanfilippo è attenta alla conferma della funzione fondamentale dell’Amministratore Giudiziario quale presidio di legalità per la sua funzione di ausilio alla Magistratura. “Ringrazio la DIA per questo invito e faccio i miei complimenti alla DIA di Trapani che si è sempre distinta così come tutte le atre sedi. Per Noi Amministratori Giudiziari collaborare con la DIA è sempre una grande soddisfazione”.

Un intervento a tutto campo quello di Giuseppe Sanfilippo che ha rimarcato l’importanza della figura e della funzione dell’Amministratore Giudiziario, nella sua funzione di ausilio all’ Autorità Giudiziaria e nel ruolo di attiva collaborazione con la Polizia Giudiziaria. Ben vengano le forme di collaborazione di coadiutori (già previste dal Codice antimafia) per specifici settori e no a Manager pacchettizzati senza il controllo dell’ Amministratore Giudiziario ausiliario del Giudice Delegato.

Si chiude l’ evento con la grande soddisfazione del tema trattato e del rilievo che la DIA ha voluto dare all'importante professionalità degli AG e del riconoscimento della collaborazione offerta dagli Amministratori Giudiziari Italiani.

Martedì, 05 Ottobre 2021 22:21

PREMIO NOBEL ALL' ITALIANO GIORGIO PARISI

PREMIO NOBEL ALL' ITALIANO GIORGIO PARISI

 

premiato per "la scoperta dell'interazione tra il disordine e le fluttuazioni nei sistemi fisici dal livello atomico alla scala planetaria". 

LA PASTICCERIA ITALIANA SUL TETTO DEL  MONDO - L'ITALIA VINCE IL CAMPIONATO DEL MONDO DIMPASTICCERIA

Sono Lorenzo Puca, Massimo Pica e Andrea Restuccia i tre Italiani campioni del mondo, hanno vinto il campionato del mondo di pasticceria a Lione. 

TURISMO E OCCUPAZIONE: la centralità delle politiche attive del lavoro

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Oggi 24 settembre si è tenuto a Ischia (Napoli), il  Forum sul lavoro, con la partecipazione del Ministro del Turismo, Massimo Garavaglia.

Il Ministro: “Abbiamo bisogno formazione tecnica, gli ITS sono importanti perché collegati alle imprese, occorre la formazione di alto livello, implementare la formazione manageriale, ed è fondamentale la formazione sul digitale. Come Ministero per il digitale seguiremo la costruzione dell’ HUB Nazionale sul modello Giapponese e Svizzero, occorre investire molto. “Condividiamo le proposte di Gogliettino (Gian Piero Gogliettino, segretario generale dell'Ancal, il sindacato nazionale dei commercialisti giuslavoristi), accogliamo l’ idea dell’ Accademy”.

 

ORIANA CI HA LASCIATO IL 15 SETTEMBRE 2006 SONO PASSATI QUINDICI ANNI LE SUE PAROLE ANCORA ATTUALI

Giovanissima aveva partecipato alla Resistenza, infatti si unì  alle Brigate Giustizia e Libertà e per il suo attivismo durante la guerra ricevette un riconoscimento d'onore dell'Esercito Italiano, prima donna inviata speciale sul fronte di guerra, il coraggio prima di tutto e la lealtà di esprimere senza freni il suo pensiero anche se ritenuto scomodo.

Ciao Gino ci hai insegnato come si salvano vite umane, come si difende la vita e come si biasima la guerra. GRAZIE

CIAO GINO

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Lunedì, 19 Luglio 2021 15:25

29 anni fa l'attentato di via D'Amelio

 

29 anni fa l'attentato di via D'Amelio

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29 anni fa l'attentato di via D'Amelio - Le parole di Paolo Borsellino nel suo discorso pubblico prima dell’ attentato:

“Per evitare che si possono anche su questo punto innestare speculazioni fuorvianti che questi appunti che sono stati pubblicati dalla stampa, sul Sole 24 ore, Io li avevo letti in vita di Giovanni Falcone. Sono proprio appunti di Giovanni Falcone, perché non vorrei che su questo un giorno potessero essere avanzate dei dubbi. Io condivido questa affermazione di Caponnetto, con questo non intendo dire, perché dell'evento criminoso avvenuto a fine maggio, per quanto Io ne possa posso sapere qualche elemento che possa aiutare a ricostruirlo, come ho detto nel riferirò l'autorità giudiziaria, non voglio dire che cominciò a morire il 1 gennaio … nel gennaio del 1988 e che questa strage del maggio del 1992 sia il naturale epilogo di questo processo di morte. Però quello che ha detto Antonino Caponnetto è vero perché oggi che tutti ci rendiamo conto quale è stata la statura di quest'uomo ripercorrendo queste vicende della sua vita professionale ci accorgiamo come in effetti il paese, lo Stato,  la Magistratura che forse ha più colpe di ogni altro, comincio proprio a farlo morire il 1 gennaio del 1988, se non forse l'anno prima in quella data che or ora ha ricordato Luca Orlando cioè quell'articolo di Leonardo Sciascia sul Corriere della Sera che bollava me come un professionista dell'antimafia l'amico Leoluca Orlando come professionista della politica dell'antimafia nella politica. Ma il primo nel gennaio del 1988 quando Falcone solo per continuare il suo lavoro propose la sua aspirazione a succedere ad Antonino Caponnetto, il Consiglio superiore della magistratura con motivazioni risibili gli preferì il Consigliere Antonio Meli. Ci eravamo tutti resi conto che c'era questo pericolo e a lungo sperammo che Antonino Caponnetto potesse restare ancora a passare gli ultimi due anni della sua vita professionale a Palermo ma quest'uomo Caponnetto, il quale rischiava perché anziano perché conduceva una vita sicuramente non sopportabile da nessuno già da anni il quale rischiava di morire a Palermo, perché non avrebbe superato tenevamo che non avrebbe superato lo stress fisico, cui da anni si sottoponeva, a un certo punto fummo noi stessi Falcone in testa pure estremamente convinti del pericolo che si correva così convincendolo, lo convincemmo, riottoso molto riottoso , ad allontanarsi da Palermo. Si aprì la corsa alla successione all'ufficio istruzione del Tribunale di Palermo, Falcone concorse, qualche Giuda si impegno subito a prenderlo in giro ed il giorno del mio compleanno il Consiglio superiore della magistratura ci fece questo regalo, preferì Antonino Meli. Giovanni Falcone dimostrando l'altissimo senso delle istituzioni che gli aveva e la sua volontà di continuare comunque a fare il lavoro che aveva inventato ed al quale ci aveva tutti trascinato cominciò a lavorare con Antonino Meli, nella convinzione che nonostante lo schiaffo datogli dal Consiglio superiore alla magistratura egli avrebbe potuto continuare il suo lavoro e continuò a crederlo nonostante, Io che ormai mi trovavo in un osservatorio abbastanza privilegiato, perché ero stato trasferito a Marsala e quindi guardavo abbastanza dall'esterno questa situazione mi fossi reso conto subito che nel volgere di pochi mesi Giovanni Falcone sarebbe stato distrutto e ciò che più mi addolorava era il fatto che Giovanni Falcone sarebbe allora morto professionalmente nel silenzio e senza che nessuno se ne accorgesse. Questa fu la ragione per cui Io in un nel corso della presentazione del libro la mafia di Agrigento, denunciai quello che stava accadendo a Palermo, con un intervento che venne subito commentato da Luca Orlando allora presente dicendo che quella sera l'aria ci sta pesando addosso per quello che era stato detto. Luca Orlando ha ricordato che cosa avvenne subito dopo per aver denunciato questa verità io rischiai conseguenze professionali gravissime ma quel che è peggio questa iniziativa che all'inizio sembrava soltanto nei miei confronti del Consiglio superiore sì immediatamente scopri qual era il suo vero obiettivo, proprio approfittando del problema che Io avevo sollevato doveva essere eliminato al più presto Giovanni Falcone. E forse questo Io l'avevo pure messo nel conto perché ero convinto che l'avrebbero eliminato comunque, almeno dissi se deve essere eliminato l'opinione pubblica lo deve sapere e lo deve conoscere -  il pool antimafia deve morire davanti a tutti, non deve morire in silenzio”.

Lunedì, 12 Luglio 2021 14:21

GRIDA GOAL SERGIO MATTARELLA

 

GRIDA GOAL SERGIO MATTARELLA

 

Grida Goal il nostro Presidente è l' Italia é CAMPIONE D'EUROPA, tra qualche minuto tutti gli Azzurri Campioni d' Europa al Quirinale.

INAUGURAZIONE DEL  NUOVO CAMPUS UNIVERSITA’ DI ARCHITTETURA POLITECNICO DI MILANO

Il nuovo campus del Politecnico  di Milano ideato da Renzo Piano: "sottolinea la proiezione verso il futuro in sintonia con il momento che il nostro Paese sta attraversando, un momento di nuovo inizio, non di ritorno alle condizioni precedenti alla pandemia, ma di un inizio su condizioni diverse e nuove, adeguate alla realtà che ci si presenterà in futuro", così il Presidente della Repubblica.

 Sergio Mattarella, ha presenziato al Politecnico di Milano all'inaugurazione del nuovo campus di architettura ideato da Renzo Piano. Presenti il Rettore, Ferruccio Resta, il Ministro dell'Università e della Ricerca, Cristina Messa, il Sindaco di Milano e il Governatore lombardo, Attilio Fontana, il prefetto, Renato Saccone e l'Architetto e Senatore a vita Renzo Piano.

Domenica, 20 Giugno 2021 10:23

CADONO LE MASCHERINE

 

CADONO LE MASCHERINE

 

Già dai primi di luglio possibile abbandono delle mascherine, infatti molto presto senza l'obbligo di mascherina all'aperto.

Da luned’ prossimo quasi tutto il Paese in zona bianca e senza coprifuoco, dopo l'annuncio di Mario Draghi, che aveva anticipato la richiesta di una valutazione al Cts, anche il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha chiesto formalmente per iscritto agli scienziati un parere ufficiale e definitivo.

Lunedì o martedì riunione del CTS che si dovrebbe pronunciare.

Si stima che la revoca dell’ obbligo della mascherina all’ aperto potrebbe favorire un incremento del turismo dall’ estero.

 

Giorgetti al Festival dell' economia  a Trento

Il Ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti al Festival dell’ economia a Trento ha affermato:

“ci vuole una politica seria e forte che sappia fare delle scelte anche in qualche modo dolorose ma con la copertura sotto il profilo sociale per coloro che perdono i posti di lavoro e soprattutto per in qualche modo reindirizzare su nuovi settori, che la commissione europea ma anche il governo italiano intende promuovere che sono quelli come ricordato della transizione ecologica di cui si parla in questi in questi giorni”.

Domenica, 06 Giugno 2021 08:29

Festival dell’Economia di Trento

 

Festival dell’Economia di Trento

3,4,5,6 Giugno 2021 - Festival dell’Economia di Trento, un evento pubblico al teatro Sociale di Trento l’edizione 2021. Così l’ufficio stampa del Festival:” Un Festival della “ripartenza”, in cui si affronteranno tutte le problematiche più importanti presenti nell’agenda della post-pandemia: dalle prospettive che si aprono per le future generazioni, ai nuovi orientamenti sul versante fiscale. Un tema però svetta su tutti, ed è quello che dà il titolo alla XVI° edizione della kermesse: il ritorno dello Stato, determinato dalla necessità di fronteggiare il Covid sul piano sanitario, ma anche di sostenere coloro che sono stati colpiti più duramente dalla pandemia, in termini economici”. Il link per le  Dirette | www.festivaleconomia.it

 

 2 GIUGNO 2021 FESTA DELLA REPUBBLICA

Buon compleanno ITALIA, 75 anni fa il referendum che sancì la REPUBBLICA

 

Festa della Repubblica, Mattarella e Draghi all'Altare della Patria

Scrive il Capo dello Stato Sergio Mattarella in un messaggio al Capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Enzo Vecciarelli "Settantacinque anni fa, riconquistata la libertà, il popolo italiano poté, con il referendum del 2 giugno 1946, scegliere il proprio destino". 

Il passaggio delle frecce tricolore.

Per il secondo anno consecutivo a causa della pandemia sanitaria covid, si celebra senza cerimonie aperte al pubblico, non ci sarà la parata ai Fori Imperiali. 

 

 VISCO - "Nella media dell'anno l'espansione del PIL potrebbe superare il 4 per cento".

 

Il  Governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco che parlando in diretta da Roma relativamente alla Presentazione della Relazione annuale sul 2020 riportiamo alcune estratti della relazione seguita in diretta:

"Nella media dell'anno l'espansione del PIL potrebbe superare il 4 per cento". "l'attività produttiva si sta rafforzando" e che " nel corso dei prossimi mesi, con il prosieguo della campagna vaccinale, vi potrà essere un'accelerazione della ripresa". Secondo Il Governatore, in particolare, "una ripresa robusta della domanda nella seconda metà di quest'anno è quindi possibile. Ne sono condizione il proseguimento delle favorevoli prospettive connesse con la campagna vaccinale e il buon avvio del Pnrr".

"sarà necessario mantenere il sostegno a chi perde il lavoro". Ha detto Visco. "Andranno corrette le importanti debolezze nel disegno e nella copertura della rete di protezione sociale che permangono nonostante le riforme degli ultimi anni; la pandemia le ha rese manifeste, richiedendo l'adozione di interventi straordinari". "Siamo ancora lontani dalla definizione di un moderno sistema di politiche attive, in grado di accompagnare le persone lungo tutta la vita lavorativa. Non è solo una questione di risorse stanziate, si tratta di innalzare e rendere più omogenei gli standard delle prestazioni fornite".

Il Governatore Visco ha lanciato un allarme sulla situazione delle banche più piccole che presentano "debolezze strutturali" - "rivedano i propri modelli di attività" ecco le azioni dovute, "la stipula di accordi commerciali con altri operatori, la creazione di consorzi e, non ultime, operazioni di aggregazione".

Il debito comune - espone Visco - "ben distinto dal debito pregresso dei singoli paesi, che resterebbe responsabilità nazionale" anche se una parte potrebbe entrare in una gestione comune "ad esempio attraverso un fondo di ammortamento".

"È fuorviante la contrapposizione tra Stato e mercato, che sono invece complementari." "un'economia sana ha bisogno di entrambi: di buone regole, servizi pubblici di qualità e interventi in aree in cui i rendimenti sociali sono alti ma l'attività privata è insufficiente" - "la grave recessione generata dalla pandemia "ha ridato centralità all'azione dello Stato", ma "non bisogna confondere la necessità di uno Stato più efficace nello svolgere le funzioni che già ora gli sono affidate con quella di estenderne i compiti".

"Dopo la pandemia deve aprirsi una nuova epoca, un'epoca di cooperazione multilaterale intensa, di riduzione delle ingiustizie diffuse, di creazione di nuove opportunità. Non dovrà mancare la partecipazione, responsabile ed equilibrata, dell'Europa". "Per rispondere agli effetti economici e sociali della crisi sanitaria, sono state assunte decisioni coraggiose, introdotti nuovi strumenti comuni di intervento. È questa la vera forza di un'unione; le premesse per uscire con rinnovata energia, insieme, dalla crisi sono incoraggianti; le aspettative non devono andare deluse".

28 Maggio 1974 alle ore 10:12 un ordigno posto in un cestino dei rifiuti provocò la strage con otto morti ed il ferimento di 102 persone. 

Questa mattina il Ministro della Giustizia Marta Cartabia ha partecipato da remoto alla commemorazione della strage di Piazza della Loggia Brescia:

“alle 10:12 il boato che ha cambiato tutto quello di piazza della Loggia è l'unica strage che possiamo continuare a vivere anche grazie alle registrazioni rimaste impresse nell'archivio della nostra storia, quelle immagini ogni volta ci riportano alla drammaticità la tensione di quella stagione, alla carica emotiva di quella giornata in cui migliaio di persone sentirono il bisogno di correre qui aderendo allo sciopero proclamato da sindacati, partiti per manifestare un dissenso con metodi pacifici e nel rispetto della legge. Bisogna vederle quelle immagini e riascoltare quei suoni per riuscire a capire che cosa ci insegna ancora la strage di piazza della Loggia, quasi dopo mezzo secolo di battaglie giudiziarie e così anche io ho ascoltato e riascoltato più volte, il frammento di registrazione, quel boato ma soprattutto bisogna rivedere riascoltare i volti e le parole di chi quella giornata la vissuta in prima persona” così il Ministro all’ introduzione del suo discorso.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha detto: "La strage del 28 maggio 1974 di matrice neofascista, accertata dai procedimenti giudiziari, era parte di un'azione eversiva che aveva lo scopo di indebolire la democrazia, colpire le libertà costituzionali, seminare paura" .

Sabato, 22 Maggio 2021 22:18

Caro Giovanni

Caro Giovanni 

 

Sono trascorsi ventinove anni dall' attentato che vigliaccamente ti ha colpito ma la tua voce é sempre presente.

Infatti, un audio inedito é stato pubblicato da una Agenzia d'informazione italiana solo ieri 22 Maggio 2021.

Ma adesso, a  Te la parola, il testo integrale della registrazione:

“Ieri ho avuto una lunga discussione, quasi uno scontro con i Colleghi di Milano che si lamentavano perché a Palermo non si potevano fare pedinamenti, non si potevano scoprire cose. Dicevo: c’è una piccolissima differenza, che li a Milano Voi fate i pedinamenti; Qui si muore per queste cose. Qui e credo sia esperienza di tutti Voi, in certe zone gli Ufficiali in polizia giudiziaria entrano per pedinare e poi si accorgono di essere pedinati. Io mi ricordo che quando venne arrestato Michele Greco mi dicevano gli Ufficiali, che avevano proceduto a quell'operazione, che quando fecero di notte una ricognizione della zona, passando con una macchina velocemente, prima di intervenire, vedevano che man mano che passavano davanti le case di campagna le luci si accendevano, e poi si accendeva quell'altra davanti alla quale passavano, ecco quindi una rete totale sul territorio di protezione.

Quindi non ha senso che, che ci allarmiamo o che ci risentiamo quando il Capo della polizia parla di antistato o quando Sica parla di occupazione dal territorio, perché questa la realtà e Voi credete che l’occupazione del territorio possa essere garantita e assicurata, da quelle che ancora oggi leggo sul Giornale di Sicilia, organizzazione famiglie sparse che fra di loro oggi si alleano domani, si mettono in contrasto una con l'altra, eccetera. Questo significa non volere risolvere i problemi; perché se ancora Noi ingenereremo nell'opinione pubblica la presenza, la falsa l' erronea supposizione di una organizzazione strana o meglio di una non organizzazione contribuiremo da un lato a non far capire nulla all' opinione pubblica; o meglio agli organi centrali a sottovalutare il problema dall'altro consentiremo operazioni televisive come la piovra quattro in cui è tutto un immenso magma di organizzazione veramente tentacolare incredibile, che fa terrorizzare, che è invincibile. Perché questo è il messaggio che viene dato e quindi quando il fenomeno è invincibile e allora siamo tutti a posto è un qualcosa che è al di sopra delle capacità umane e quindi siamo tutti tranquilli, ma non è così e lo sappiamo tutti. E’ un fenomeno di importanza enorme”.

ECCO IL LINK DELL' AUDIO INEDITO.

Audio inedito, Falcone racconta la sua lotta alla mafia - YouTube

“Amministrazione giudiziaria di beni aziendali”

 

Si è concluso oggi con la discussione della Tesi e la consegna dei diplomi ai Corsisti, il Corso di Alta formazione e perfezionamento universitario in “Amministrazione giudiziaria di beni aziendali”. Il Corso è stato diretto dal Prof. Andrea Palazzolo ed il Comitato Scientifico è stato composto dai Proff. Giorgio Meo, Andrea Palazzolo, Gustavo Visentini e dal Dott. Donato Pezzuto Il corso è stato svolto in collaborazione e con l’alto patrocinio dell’Agenzia Nazionale dei Beni Sequestrati e Confiscati, per formare dei professionisti esperti in grado di assolvere all’incarico di commissario o amministratore giudiziario o ad altri conseguenti all’avvio di procedure di custodia pubblicistica, quali sequestri, confische, commissariamenti prefettizi o ex L. 231/2001. Il corso che ha avuto la durata di un anno accademico è stato svolto anche da remoto ed ha avuto sede didattica ed amministrativa presso la Libera Università Internazionale degli Studi Sociali – Luiss Guido Carli.

Al termine del corso di studi, i Discenti hanno sostenuto nei giorni 21 e 22 Maggio 2021 una prova finale, svolta attraverso la discussione di una tesi teorica - elaborata nell'ambito di uno degli insegnamenti seguiti nel corso dell’ anno accademico.

Il Corso alla prima edizione ha riscosso un grande successo ed un notevole apprezzamento da parte dei partecipanti confermando la strada della continuità.

Martedì, 18 Maggio 2021 09:03

CIAO FRANCO - "MUSICISTA FILOSOFO"

CIAO FRANCO

Si è spento il nostro Caro amico FRANCO BATTIATO, musicista filosofo compositore della MUSICA INCONDIZIONATA, ha saputo interpretare i temi più innovativi da grande visionario, perdiamo uno dei più grandi artisti Italiani. "Lo spazio e la luce per non farti invecchiare".

Franco Battiato - Povera patria - YouTube

Sabato, 15 Maggio 2021 13:31

LA CINA E' SU MARTE

Atterraggio riuscito per il rover Zhurong,

LA CINA E' SU MARTE

la Cina è su Marte, alle 1,18 ora italiana di oggi 15 maggio nella pianura Utopia è diventata il terzo paese a posare un rover su Marte dopo Stati Uniti e Russia. Il 23 luglio 2020 aveva lanciato la sonda con due telecamere, un laser per studi geologici, un radar con la missione della ricerca del ghiaccio nel sottosuolo, un magnetometro e una stazione meteo.

Così il rover Zhurong, trasportato dalla sonda Tianwen-1, ha toccato la superficie del pianeta rosso. Per la prima volta  un paese asiatico riesce in una missione particolarmente difficile che finora era riuscita soltanto agli Stati Uniti.

La relazione Presidente della Corte Costituzionale Giancarlo Coraggio

il Presidente Giancarlo Coraggio, alla riunione straordinaria della Corte Costituzionale legge la  sua relazione sull'attività del 2020 sono presenti il capo dello Stato Sergio Mattarellia, i presidenti delle Camere Elisabetta Casellati, Roberto Fico ,il premier Mario Draghi e la ministra della Giustizia Marta Cartabia.

Il Presidente Giancarlo Coraggio così si esprime: "Il Paese ha dato grande prova di sé"

"L'ampio ed efficace utilizzo dei sistemi informatici ha consentito la ininterrotta prosecuzione delle udienze e delle camere di consiglio, con la partecipazione da remoto sia dei giudici che delle parti".

"La pandemia è stata una prova difficile per il nostro Paese, che tuttavia ha dato grande dimostrazione di sé. I cittadini, sfatando luoghi comuni duri a morire, hanno saputo accettare i pesanti ma inevitabili sacrifici dei loro diritti con un senso civico diffuso e consapevole. E anche le istituzioni, pur con un certo affanno delle strutture sanitarie, hanno trovato la forza e la capacità di far fronte a questo evento drammatico e inusitato".

 

 

Papa Francesco e il Presidente del Consiglio Mario Draghi hanno aperto oggi 14 maggio gli Stati Generali della Natalità.

L’evento promosso dal Forum delle associazioni familiari ha proposto il tema per invertire il trend demografico in Italia

Papa Francesco non fa sconti "Si parla spesso di sostenibilità economica, tecnologica e ambientale. Ma occorre parlare anche di sostenibilità generazionale". 

"Non saremo in grado di alimentare la produzione e di custodire l'ambiente se non saremo attenti alle famiglie e ai figli. La crescita sostenibile passa da qui. La storia lo insegna. Durante le fasi di ricostruzione seguite alle guerre, che nei secoli scorsi hanno devastato l'Europa e il mondo, non c'è stata ripartenza senza un'esplosione di nascite, senza la capacità di infondere fiducia e speranza alle giovani generazioni. Anche oggi ci troviamo in una situazione di ripartenza, tanto difficile quanto gravida di attese: non possiamo seguire modelli miopi di crescita, come se per preparare il domani servisse solo qualche frettoloso aggiustamento. No, le cifre drammatiche delle nascite e quelle spaventose della pandemia chiedono cambiamento e responsabilità. Sostenibilità fa rima con responsabilità: è il tempo della responsabilità per far fiorire la società".

Papa Francesco ferma la sua attenzione sull’ assegno unico ed esprime apprezzamento

"Finalmente - in Italia si è deciso di trasformare in legge un assegno, definito unico e universale, per ogni figlio che nasce. Esprimo apprezzamento alle autorità e auspico che questo assegno venga incontro ai bisogni concreti delle famiglie, che tanti sacrifici hanno fatto e stanno facendo, e segni l'avvio di riforme sociali che mettano al centro i figli e le famiglie. Se le famiglie non sono al centro del presente, non ci sarà futuro; ma se le famiglie ripartono, tutto riparte".

E ancora un pensiero fermo alle donne  "Penso con tristezza alle donne che sul lavoro vengono scoraggiate ad avere figli o devono nascondere la pancia. Com'è possibile che una donna debba provare vergogna per il dono più bello che la vita può offrire? Non la donna, ma la società deve vergognarsi, perché una società che non accoglie la vita smette di vivere. I figli sono la speranza che fa rinascere un popolo!"

Mario Draghi conferma l’impegno del governo per aiutare le famiglie, le coppie e le giovani donne, così afferma il Presidente

"Un'Italia senza figli è un'Italia che non crede e non progetta. È un'Italia destinata lentamente a invecchiare e scomparire. Il governo si sta impegnando su molti fronti per aiutare le coppie e le giovani donne". "Nel decreto "Imprese, lavoro,professioni", che presenteremo la prossima settimana, lo Stato garantisce ai giovani gran parte del finanziamento necessario per l'acquisto della prima casa e ne abbatte gli oneri fiscali". Poi il premier si è soffermato sull'assegno unico per le famiglie "è una di quelle trasformazioni epocali su cui non ci si ripensa l'anno dopo. Le risorse ammontano a oltre 21 miliardi, di cui almeno sei aggiuntivi rispetto agli attuali strumenti per le famiglie". "La consapevolezza dell'importanza di avere figli è un prodotto del miglioramento della condizione della donna, e non antitetico alla sua emancipazione. Lo Stato deve dunque accompagnare questa nuova consapevolezza. Continuare ad investire sul miglioramento delle condizioni femminili. E mettere la società - donne e uomini - in grado di avere figli"

 

Elisabetta Belloni è stata nominata dal Presidente del Consiglio, Direttore generale del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza, sostituisce il Prefetto Gennaro Vecchione che era stato nominato da Giuseppe Conte.

Il nuovo Direttore generale Elisabetta Belloni è la prima donna a capo dei servizi di intelligence, si occuperà di coordinare le due agenzie operative dei servizi segreti e si confronterà con Franco Gabrielli.

 

PAPA FRANCESCO "Il Giudice Livatino - testimone del Vangelo - un esempio anche per i Magistrati"

 

 

PAPA FRANCESCO oggi Domenica 9 maggio 2021

“Oggi ad Agrigento é stato beato Rosario Livatino – esempio di fede e giustizia - è diventato testimone del Vangelo, il suo esempio sia per tutti specialmente  per i Magistrati”

Il 21 settembre 1990, il giudice Rosario Livatino fu ucciso dalla mafia, non era noto ad eccezione della MAFIA, lavorava al Tribunale di Agrigento impiegava le sue giornate all’ esame di polverosi fascicoli, si occupava prevalentemente di sequestri e confische di beni sottratti ai mafiosi. Questo ha determinato la sua condanna a morte, la sentenza eseguita dagli uomini della Stidda, organizzazione mafiosa agrigentina. Ma l’uccisione del Giudice avvenne anche "in odio alla fede" del magistrato – motivo fondante per le autorità vaticane – che hanno riconosciuto il martirio, il Giudice Livatino, cattolico praticante, è stato proclamato Beato. 

Sabato, 08 Maggio 2021 13:29

Oggi DRAGHI “Voglio riaprire”

 

Il Presidente del Consiglio partecipa al Porto Social Summit, al Consiglio Europeo informale e alla videoconferenza del Vertice UE-India

“Voglio riaprire Io come la maggior parte degli Italiani e che le persone  ritornino a divertirsi  a stare insieme – ma bisogna farlo in sicurezza, cioè calcolando il rischio che si corre”

“E’ importante essere graduali – prudenza gradualità – è stata chiesta con enfasi da parte nostra ad un modello europeo per le riapertura turistiche – rinforzare i controlli negli aeroporti”

“Ci sono milioni di persone che non hanno accesso ai vaccini o per mancanza di distribuzione o per mancanza di denaro che stanno morendo.”

“C’è stata una grande solidarietà nei confronti dell’ India”

Il link per per vedere la registrazione:

https://youtu.be/bEleqP6MH7k

Oggi  5 maggio 2021 alle 12 all'Isola d'Elba apertura dei festeggiamenti e dell'anno dedicato a Napoleone Bonaparte.

Per tutto il 2021 sarà il fil rouge dei programmi e delle iniziative all'Isola d’Elba. Napoleone risiedette per dieci mesi all'Elba, lasciando una importante traccia del suo passaggio. Alle ore 12,00 alzabandiera, verrà issato il vessillo dell'Isola d' Elba per segnare l’ apertura dell’ evento e dell’attività dell'anno. Alle ore 17,00 la messa trasmessa in differita sui canali social del Comune di Portoferraio. 

 

 

Giovannini:”piano da 62 miliardi e scadenze certe per tutte le opere”

H a detto il Ministro: “Per la prima volta abbiamo tanti progetti di valore – occorre capire che i progetti si integrano”.

“ il piano verrà accompagnato da IMMISSIONI CONSISTENTI non solo al livello centrale ma anche a livello territoriale DI NUOVE PROFESSIONALITA’ senza le quali possiamo avere tutte le procedure semplificate di questo mondo MA I PROGETTI NON PARTONO COMUNQUE“.

 

MATTARELLA “ la festa del lavoro è la festa della democrazia”

"Il lavoro è fondamento della Repubblica. La Repubblica non potrebbe vivere senza il lavoro. Sarà il lavoro a portare il Paese fuori da questa emergenza"

“ un appello all’ unità”

"La Festa del lavoro afferma la fiducia nel futuro di chi è impegnato a costruire, a raggiungere nuovi traguardi. E' festa della democrazia perché il lavoro è fondamento della Repubblica. Senza lavoro dignitoso per tutti, non ci sarà neanche la ripresa che vogliamo, il lavoro è il motore della resistenza della rinascita", ha detto il Presidente. "Scambiarsi gli auguri per il Primo Maggio ribadisce un legame di comunità. Stiamo attraversando un passaggio stretto e difficile per cui questa giornata porta con se' un appello all'unità. Gli auguri vanno non solo ai lavoratori e alle lavoratrici ma anche a chi ha perduto il lavoro, a chi si trova ad affrontare la crisi, a chi è costretto a impieghi precari e mal pagati, a tutte le famiglie che vivono in condizioni di povertà".

"La battaglia per il lavoro è una battaglia che deve unire gli sforzi di tutti ed è questa l'ambizione del Pnrr. Bisogna riconoscere il bene comune e perseguirlo, non possiamo sprecare l'occasione di compiere tutti insieme un passo in avanti", ha detto il Presidente. 

“la pandemia ha colpito molti settori dell’ economia”

“l’occupazione femminile è fondamentale per la ripresa del paese”

"Diritto al lavoro e diritto alla sicurezza sul lavoro: ci sono ancora troppi morti a causa di norme eluse e violate". "Particolarmente pesante è stato l'impatto della crisi sul lavoro femminile, in questi mesi il quadro dell'occupazione femminile è diventato ancora più fragile. La crescita dell'occupazione femminile è condizione essenziale per una vera ripartenza dell'Italia", ha aggiunto Mattarella.

“Il lavoro non deve perdere il suo carattere di motore di di dignità”

“SOSTENIBILITA’ E SVILUPPO, TRASFOMAZIONI DIGITALI ED ECO SOSTENIBILITA’ e dunque sempre più incalzante investire sulla formazione e sulle competenze per preparare i giovani che entra nel modo del varo ma anche gli adulti ad essere protagonisti del cambiamento”.

“Buon 1 maggio al  lavoro, Buon primo maggio all’Italia che riparte”

Ringraziamo il Presidente della Repubblica per aver ricordato nel suo discorso il mondo di tutte le Libere Professioni Italiane, i medici, gli operatori della sanità che tanto hanno contribuito al nostro paese nel grave periodo COVID in assenza di adeguati aiuti a tutti i Professionisti  da parte Governo. 

MARINA CALDERONE Presidente del Consiglio Nazionale dei Consulenti del lavoro "Gli italiani - hanno sofferto ma hanno dimostrato di saper fare. Importante anche la semplificazione; abbiamo infatti bisogno di un Paese più semplice con meno regole, ma efficaci".

Giovedì, 29 Aprile 2021 11:39

FESTIVAL DEL LAVORO 2021

CAFIERO  DE RAHO  al festival del lavoro 2021 organizzato dal Consiglio nazionale e Fondazione studi dei consulenti del lavoro.

Il rischio più elevato “le mafie tengano la gestione delle aziende mentre i proprietari tengano la titolarità o il ruolo di amministratori”. Grazie alle associazioni di categoria e alle categorie professionali  per il contributo che danno attraverso le segnalazioni delle operazioni sospette.

Martedì, 27 Aprile 2021 18:25

La Camera approva il Recovery

 Draghi: "Riforme per spendere bene i soldi".

La Camera approva 442 voti a favore19 contrari e 51 astenuti

Domenica, 25 Aprile 2021 09:03

25 aprile il giorno della Liberazione

Il 25 aprile è stata scelta come data della Festa della Liberazione. È il giorno della liberazione di Milano e Torino. Il Nostro Presidente all' Altare della Patria e al  Museo storico della Liberazione.

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Il Presidente del Consiglio nel giorno della Festa della Liberazione ha affermato"una ricorrenza che non deve invecchiare" ed ancora "il dovere della memoria riguarda tutti nessuno escluso".

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Mostra Frida Kahlo Fabbrica del Vapore a Milano | sino al 2 maggio 2021 | Info e biglietti Eventi a Milano
„Prorogata fino al 2 Maggio 2021 a Milano negli spazi della Fabbrica del Vapore la mostra Frida Kahlo - Il caos dentro, un percorso sensoriale altamente tecnologico e spettacolare che immerge il visitatore nella vita della grande artista messicana, esplorandone la dimensione artistica, umana, spirituale.“

mostra FRIDA sino 2.05.2021 1

 

 

Libere Professioni, elezioni Commercialisti “TUTTO DA RIFARE” occorrono più Donne

Dottori Commercialisti ed Esperti contabili, l’elezione del Consiglio dell'Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili e dei collegi dei revisori in carica dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2024 (con riferimento ai 131 Ordini territoriali), occorre rifare tutto. Infatti la prima sezione del Tar del Lazio, con una sentenza n. 04706/2021  pubblicata il 22 aprile 2021, ha annullato il regolamento elettorale per l’elezione del Consiglio dell'Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili e dei collegi dei revisori in carica dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2024.

L’annullamento del regolamento elettorale è dovuto alla violazione del principio di parità di accesso alle cariche elettive e della sua obbligatoria promozione di cui all’art. 51 Costituzione Italiana.

Occorre quindi adottare le conseguenti determinazioni in modo da indire nuove elezioni da svolgersi nel rispetto delle prescrizioni in materia di parità di genere.

Il regolamento, quindi, dovrà ora essere modificato dal Consiglio nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti contabili. 

 

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L’indennizzo di 600 euro previsto nel decreto “Rilancio” sarà rifinanziato in tempi brevi per i mesi di aprile e maggio anche ai professionisti ordinistici. Ad annunciarlo il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo, intervenendo questa mattina agli Stati Generali delle Professioni italiane, organizzati da 23 Ordini professionali per chiedere al Governo il pieno coinvolgimento dei professionisti italiani per azioni e interventi concreti che possano far ripartire il Paese. Una richiesta accolta anche dal Ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, che, in collegamento, ha annunciato che le categorie professionali saranno "assolutamente" invitate a Palazzo Chigi per raccogliere le idee e proposte per sburocratizzare il sistema Paese e rilanciare l’economia, anche in vista degli Stati Generali dell'Economia, annunciati dal Presidente del Consiglio Conte ieri. La manifestazione ha raggiunto gli obiettivi che si prefiggeva, sia in termini di rassicurazione da parte della classe politica sia in termini di partecipazione di pubblico. Oltre 500mila i contatti avvenuti sui profili social dei professionisti e degli ospiti intervenuti, sulle pagine degli Ordini aderenti alla manifestazione e, infine, sui canali di informazione che hanno dato visibilità alle richieste dei professionisti.
“I professionisti italiani non vogliono trovarsi in uno schema di contrapposizione con il Governo e il Parlamento. Noi crediamo che sia importante valorizzare tutte le forme di lavoro e rendere merito alla classe professionale italiana che, in questo momento di grande difficoltà economica in cui versano gli studi professionali, ha fatto in modo di non far mancare la sua presenza e assistenza”, ha dichiarato la presidente del Comitato Unitario delle Professioni e dei Consulenti del Lavoro, Marina Calderone. “Al di là della protesta che oggi ci unisce, quello che ci preoccupa è che oggi ancora manca un progetto per il Paese. Non si discute di come ripartire da questa grave emergenza con una mentalità nuova, che riesca a mettere da parte tutte le questioni irrisolte” ha precisato Armando Zambrano, Coordinatore della Rete delle Professioni tecniche e presidente del Consiglio nazionale degli ingegneri. Le proposte per la ripresa sono contenute nel Manifesto per la Rinascita dell’Italia che il Cup e la Rete hanno elaborato e presentato durante i lavori, sollecitando l’attenzione del Governo per correggere e riconoscere al mondo dei professionisti ordinistici ciò che meritano in sede di conversione in legge del D.L. n. 34/2020, attualmente all'esame della Camera dei Deputati. - Leggi il comunicato stampa - Guarda il video

Giovedì, 12 Novembre 2020 00:00

CREDIT VIRTUAL SUMMIT

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3, 10 e 17 Novembre 2020 – CREDIT VIRTUAL SUMMIT

Il 3, 10 e 17 Novembre 2020, dalle ore 09:00 alle 18:00, CreditNews in collaborazione con MeetEasy organizzano il primo CREDIT VIRTUAL SUMMIT, tre giorni di eventi, focus ed approfondimenti esclusivamente online dedicati ai temi più attuali della gestione del credito.

Clicca qui ed acquista il tuo biglietto per le tre giornate
Prezzo: € 30,00 iva inclusa

Day 1 – 03/11/2020

Evento di apertura CREDIT VIRTUAL SUMMIT

9.30 – Saluti e Introduzione
Cosimo Cordaro – Direttore editoriale di CreditNews

09:40 – Il rilancio dell’economia, tra investimenti pubblici e privati e la riforma Irpef 
On. Alberto Luigi Gusmeroli – Vicepresidente VI Commissione Finanze

10:00 – Gli effetti della crisi e la probabile insolvenza futura causata dalla pandemia e dalla perdita dei posti di lavoro
Intervista a Fabio Bartolini e Paolo Zamparelli, Ernst & Young

10:30 – Cosa deve fare il mondo bancario e finanziario per evitare una nuova crisi?
Tavola rotonda: Roberto Baggio, Banco Desio; Emanuele Leoni, Cherry 106; Marco Radice, Avvocato ed Amministratore indipendente di Banche.

11:30 – break time

11:45 – In arrivo una nuova ondata di UTP & NPL?
Intervista a Gabriele Guggiola, PwC

12:15 – Come investire e gestire i crediti e come usare la leva del credito per riportarli in bonis
Tavola rotonda: Luigi Bauco, Europafactor S.p.A.;  Riccardo Gamba, Cerved Legal Service; Antonio Mascia, Cabot Credit Management; Luca Polverino, Sistemia S.p.A.

13:15 – Il recupero crediti ai tempi del Covid-19
Intervista ad Alessandra Curatola, Amministratore – Certa Credita

13:30 – Termine lavori della mattinata

Moderatrice: Debora Bionda

Focus Tematici

14:30 – 16:00 Focus: Più con meno. Reinventiamo il credit management grazie alla tecnologia
Tavola rotonda: Gianni Amprino, Covisian; Luca Bonacina, Cherry bit; Gabriella Breno, Prelios Innovation; Renato Limuti, Alantra; Antonio Mannelli, Value-Re.
Moderatrice: Valentina Magri

16:30 – 18:00 Focus UNIONE ITALIANA LIBERE PROFESSIONI: La relazione tra debitore e creditore. Cosa chiedere al legislatore per sanare il conflitto tra il mondo economico e la collettività nell’era covid.

Il mercato del credito nella realtà di un ‘ epidemia sanitaria che persiste


Tavola rotonda: Marcella Caradonna, Presidente Ordine dei Dottori Commercialisti di Milano; Giovanni Mottura, Presidente INAG; Vinicio Nardo, Presidente Ordine degli Avvocati di Milano; Fabio Pantaleo, Referente misure di prevenzione patrimoniali presso Unicredit S.p.A.; Luca Salati, Avvocato Unione Italiana Libere Professioni
Moderatore: Antonio Uva, Unione Italiana Libere Professioni

  

Mercoledì, 05 Maggio 2021 00:00

Emergenza Coronavirus

 

   coronavirus   CORONAVIRUS - ULTERIORI MISURE PER EVITARE LA DIFFUSIONE DEL VIRUS

 COVID SITUAZIONE ITALIA http://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/dettaglioContenutiNuovoCoronavirus.jsp?lingua=italiano&id=5351&area=nuovoCoronavirus&menu=vuoto

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