Giovedì, 26 Ottobre 2023 08:33

MILANO FESTIVAL DEI BENI CONFISCATI

 

MANIFESTO FESTIVAL BENI CONFISCATI

 

Festival dei beni confiscati 2023

Martedì, 24 Ottobre 2023 08:05

Il salone della Giustizia

 

 

 

CARLO NORDIO

 

 

Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio ospite oggi al Salone della Giustizia 2023, giunto alla sua quattordicesima edizione. Oltre a Nordio, interverranno anche il Ministro Daniela Santaché, il Ministro Adolfo Urso, il Ministro anna Maria Bernini, il Ministro Giuseppe Valditara, il Ministro Eugenia Roccella, il Ministro Andrea Abodi, il Ministro Matteo Salvini, il Ministro Maria Elisabetta Alberti Casellati, il Presidente m5s Giuseppe Conte, vicepresidente del Csm, Fabio Pinelli; il capo del Dap, Giovanni Russo, . Per quanto riguarda l'attuale situazione internazionale, interverranno nel corso della rassegna l’Ambasciatore dell’Ucraina, che ha già confermato la sua presenza, l’Ambasciatore degli Stati Uniti d’America e l’Ambasciatore dello Stato di Israele.  Una delle principali novità di questa edizione è l’accordo, sottoscritto ad agosto, di partnership con la Commissione Europea attraverso la sua rappresentanza in Italia. 

La prima edizione del Salone della Giustizia nel dicembre 2009. Sin dalla prima edizione sono stati invitati rappresentanti della politica, i vertici della magistratura, dell’avvocatura, le più alte cariche dello Stato, oltre ad una significativa partecipazione di tutte le Forze dell’Ordine. Anche per questa edizione un ricco pater di rappresentati della politica per fare il punto sulla situazione paese. 

 

Il Presidente Mattarella riprende il discorso del 2016 a Rimini. " mi sembra, quasi, un completamento di riflessione, svolgere qualche considerazione, qui, quest’anno, sull’amicizia, carattere dell’esistenza umana.

Non manca di ricordare l' aiuto alla Emilia Romagna:  L’alluvione, ha lasciato ferite profonde. I cittadini della Romagna - e i loro sindaci - non vanno lasciati soli. La ripartenza delle comunità;

e, con esse, di ogni loro attività, è una priorità, non soltanto per chi vive qui, ma per l’intera Italia.

Questo il testo integrale.

Rimini, 25 agosto 2023 - L’esistenza umana è un’amicizia inesauribile

                                                                                                  

Permettetemi di riprendere le fila di un discorso, avviato, con la vostra comunità, sette anni or sono, nel 2016, qui a Rimini.

Nel frattempo, molti di quei giovani, sono passati all’età adulta; tanti sono in cammino; mentre nuove generazioni si affacciano, nella continuità di una speranza, di un impegno.

Ricorrevano, allora, i settant’anni della Repubblica; e mi appare significativo che, questo, nuovo, dialogo diretto, avvenga in occasione dei settantacinque anni della nostra Costituzione.

Il titolo – coraggioso - di quel Meeting, affermava: “tu sei un bene per me”; sottolineando il valore dell’incontro.

Senza che fosse progettato, nell’anno del Covid - era il 2021 - ho avuto modo di rivolgermi, alla platea dei partecipanti, da remoto, quando a tema era posto “il coraggio di dire io”.

Mi sembra, quasi, un completamento di riflessione, svolgere qualche considerazione, qui, quest’anno, sull’amicizia, carattere dell’esistenza umana.

Ringrazio, per questa opportunità, gli organizzatori del Meeting; e rivolgo un saluto e un augurio, calorosi, ai giovani che hanno animato gli incontri di questa settimana; e che torneranno da Rimini con più conoscenze, e maggiori motivazioni; ai volontari, che, con il loro servizio, e la, loro, passione, hanno consentito che si realizzasse un programma di eventi così ricco; contributo, impegnativo, al pensiero contemporaneo.

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Vorrei che ci interrogassimo.

Su cosa si fonda, la società umana; la realtà, nella quale ciascuno di noi è inserito; la realtà, che si è organizzata, nei secoli, in società politica, dando vita alle regole - e alle istituzioni - che caratterizzano l’esperienza dei nostri giorni?

È, forse, il carattere dello scontro? È inseguire soltanto il proprio accesso ai beni essenziali e di consumo? È l‘ostilità verso il - proprio vicino, il proprio lontano? È la contrapposizione tra diversi? O è, addirittura, sul sentimento dell’odio, che si basa la convivenza tra le persone?

Se avessimo risposto affermativamente, anche, soltanto, a una di queste domande, con ogni probabilità, il destino dell’umanità si sarebbe condannato da solo; e da tempo.

Invece, il crescere dell’amicizia fra le persone, è quel che ha caratterizzato il progresso dell’umanità.

L’amicizia, come vocazione - incomprimibile - dell’uomo.

Vi è una circostanza, che richiama l’attenzione. Ogni volta che, l’umanità, si è trovata di fronte al baratro - è accaduto con le due guerre, mondiali, novecentesche - ha trovato, dentro di sé, le risorse morali per ripartire, per costruire un mondo diverso, in cui, il conflitto, lasciasse posto all’incontro. Per immaginare, e progettare, il futuro insieme.

E se, questa prospettiva, è naufragata nel decennio, iniziato quasi alla metà degli anni venti, proprio, per difetto di sentimenti di solidarietà e di reciproca disponibilità tra i popoli, ha avuto successo, negli anni Quaranta e Cinquanta, per la comunità internazionale, con il dar vita alle Nazioni Unite, e con l’avvio della integrazione d’Europa.

Uno spirito, analogo, ha ispirato la nostra Assemblea Costituente, nella quale, opinioni diverse, si sono incontrate in spirito di condivisione, per affermare i valori della dignità, ed eguaglianza, delle persone; della pace; della libertà.

Ecco, come nasce la, nostra, Costituzione: con l’amicizia come risorsa, a cui attingere, per superare - insieme - le barriere e gli ostacoli; per esprimere la nostra stessa umanità.

Per superare, per espellere, l’odio, come misura dei rapporti umani. Quell’odio che, la civiltà umana, ci chiede di sconfiggere nelle relazioni tra le persone; sanzionandone, severamente, i comportamenti, creando, così, le basi delle regole della nostra convivenza.

“Homo homini lupus”, di Plauto, e il presunto “stato di natura”, di Thomas Hobbes, hanno, sempre, rappresentato ostacoli per la soluzione dei problemi dell’umanità.

L’aspirazione, non può essere, quella, di immaginare che l’amicizia unisca soltanto coloro che si riconoscono come simili.

Al contrario. Se così fosse, saremmo sulla strada della spinta alla omologazione, all’appiattimento.

L’opposto, del rispetto delle diversità; delle specificità proprie a, ciascuna, persona.

Non a caso, la pretesa della massificazione, è quel che ha caratterizzato, ideologie e culture, del Novecento, che hanno portato alla oppressione dell’uomo sull’uomo.

Le identità plurali, delle nostre comunità, sono il frutto del convergere delle identità di ciascuno di coloro che le abitano, le rinnovano, le vivificano. Nel succedersi delle generazioni, e delle svolte della storia.

È la somma, dei, tanti “tu”, uniti a ciascun “io”, interpellati dal valore della fraternità, o, quanto meno, del rispetto e della, reciproca, considerazione.

È il valore della, nostra, Patria, del nostro, straordinario, popolo - tanto apprezzato e amato nel mondo - frutto, nel succedersi della storia, dell’incontro di più etnie, consuetudini, esperienze, religioni; di apporto di diversi idiomi per la nostra splendida lingua; e diretto a costruire il bene comune.

Amicizia, per definizione, è contrapposizione alla violenza. Parte dalla conoscenza, e dal dialogo. E, anche in questo, l’amicizia assume valore di indicazione politica.

Non mancano, mai, i pretesti, per alimentare i contrasti.

Siano la invocazione di contrapposizioni ideologiche; di caratteri etnici; di ingannevoli, lotte di classe; o la pretesa di resuscitare anacronistici nazionalismi.

Quanto avviene ai confini della, nostra, Europa, dopo l’invasione dell’Ucraina, da parte della Federazione Russa, ne dà, drammatica, testimonianza.

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Viviamo un tempo di cambiamenti profondi, velocissimi, addirittura tumultuosi in alcuni campi. Tanto da non consentire, spesso, di avvalersi di uno sguardo lungo; che ci aiuti a comprendere, in profondità, quale sia la direzione della nostra vita; immersi nell’affannoso consumo di un eterno presente; immemore del giorno prima; e indifferente al giorno dopo.

Le trasformazioni, incidono sui modelli sociali; sulla produzione e il lavoro; ma anche sugli abiti mentali; sulla stessa cultura; sulle aspettative delle donne e degli uomini.

Tanti, descrivono, il nostro, come il tempo dell’individuo. L’individuo, che sente di avere opportunità e respiro, mai raggiunti prima.

È giusto, cogliere, in questo processo, il segno positivo: in termini di comprensione del proprio ruolo, della propria responsabilità, dei propri diritti. Ma occorre, anche, saperne leggere i rischi di aspetti critici, di distorsioni.

L’auto-affermazione dell’io, nella sua più, assoluta, centralità in realtà nella sua solitudine, appare priva di qualunque senso.

Il concetto di individuo, rischierebbe di separarsi da quello di persona.

L’affermazione di sé – uno dei motori della vita comunitaria – vale, in realtà, se è inserita nella comunità in cui si è nati, o in cui si è scelto di vivere; e se contribuisce alla sua crescita.

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Vorrei attirare, ora, la vostra attenzione, su un tema, ricco di suggestioni, ed evocativo; che si inserisce, a mio giudizio, nel filone di riflessione sul rapporto tra amicizia e istituzioni.

Nel dibattito pubblico, si cita, sovente, il “diritto alla felicità”, elencata - come da perseguire - assieme a quelli alla vita e alla libertà, nella Dichiarazione di indipendenza, del 4 luglio 1776, degli Stati Uniti.

È già interessante notare l’influenza del pensiero di esponenti della cultura del nostro Paes su quel testo. Nel confronto tra Beniamino Franklin e il filosofo napoletano Gaetano Filangieri, fu, infatti, l’insegnamento di quest’ultimo a suggerire di sostituire alla espressione “diritto alla proprietà” quella relativa alla felicità.

Non vi è definizione equivalente nel testo della nostra Carta costituzionale; eppure, vi sono pochi dubbi, circa il fatto che, gli articoli della Costituzione, delineino una serie di diritti, e chiedano, alla Repubblica, una serie di azioni positive, per conseguire condizioni che rendano gratificante l’esistenza; sia pure senza la pretesa che la felicità sia una condizione permanente; quasi che la vita, con le sue traversie, non introduca momenti di segno diverso.

E’ sufficiente, riferirsi, anzitutto, all’art. 2 della Carta, dove si prevede che - la Repubblica - deve riconoscere, e garantire, i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle - formazioni - sociali in cui si svolge la sua personalità; e deve richiedere l’adempimento dei doveri, inderogabili, di solidarietà. E, all’art. 3, che chiede, alla Repubblica, di rimuovere gli ostacoli, che impediscono il pieno sviluppo della persona umana; dopo aver sancito che, tutti i cittadini, hanno pari dignità sociale, e sono uguali davanti alla legge.

È, cioè, la dimensione comunitaria; sono le relazioni sociali, a determinare la concretezza di esercizio dei diritti.

Ecco allora: le nostre istituzioni, sono basate sulla concordia sociale, sul perseguimento - attraverso la coesione, dunque la solidarietà - di sentimenti di rispetto e di collaborazione: l’amicizia, riempie questi rapporti, rendendoli condizione per la felicità.

Sono, i sentimenti e i comportamenti umani che esaltano la vita della comunità.

Il benessere, consentito dalla pace - di cui, sino a ieri, ha potuto godere l’Europa - è frutto di questa visione. È la discordia, che lo pone a rischio.

È un tema universale.

L’Onu, dieci anni fa, ha definito, il 20 marzo, Giornata Internazionale della Felicità, invitando, tutti gli Stati membri; le organizzazioni del sistema delle Nazioni Unite; altri organismi internazionali e regionali; così come la società civile, incluse le organizzazioni non governative, e i singoli individui, a celebrare, questa ricorrenza, in maniera appropriata, anche attraverso attività, educative, di crescita della consapevolezza pubblica (...).

Nell’occasione, il Segretario, generale, dell’epoca, Ban Ki-moon ha ribadito: “Felicità, è aiutare gli altri. Quando, con le nostre azioni, contribuiamo al bene comune, noi stessi ci arricchiamo. È la solidarietà – diceva - che promuove la felicità”.

L’amicizia, come è evidente, non è una questione intimista. Nasce, anzitutto, dal riconoscere l’altro - nella sua diversità - uguale a noi stessi.

Ecco, ancora una volta, perché il sentimento dell’amicizia supera la qualità - che sovente gli viene attribuita – di mera terapia contro la solitudine; di edulcorante dell’esistenza; e riconferma, il suo valore, di scelta sociale e politica; su cui, nella dimensione della comune appartenenza all’unica famiglia umana – qui ricordata, giorni fa dal Cardinale Zuppi – e nella dimensione dell’incontro, fondare la società, il rapporto con gli altri popoli.

Sono trascorsi ottant’anni, dal convegno di Camaldoli, nel luglio del 1943, nel quale, un nucleo di intellettuali cattolici, provò a delineare, le caratteristiche e i principi, di un nuovo ordinamento democratico.

La dittatura, fascista, si stava consumando; ma ancora avrebbe causato – all’Italia e all’Europa - lutti, devastazioni, crudeltà, sofferenze.

A Camaldoli, provarono – nella temperie più drammatica - a disegnare una democrazia, un ordinamento pluralista; fondato, sull’inviolabile primato della persona; e sulla preesistenza delle comunità rispetto allo Stato.

Perché il bene comune è responsabilità di tutti.

Come, poc’anzi, ricordavo, in Italia, abbiamo la fortuna di una Costituzione, orientata al rispetto della dignità di ogni persona; alle, sue, possibilità di - realizzazione – personale; e, quindi, al perseguimento della felicità di ciascuno; nel rispetto del bene comune.

Ne troviamo consapevolezza nelle, prime, parole del, cosiddetto, Codice di Camaldoli: “L’uomo è, per sua natura, un essere socievole: sussiste, cioè, fra gli uomini una naturale solidarietà, fratellanza e complementarietà, per cui le esigenze delle singole, personalità non possono essere pienamente soddisfatte che nella società”.

E’ il binomio persona-comunità, a sorreggere un ordinamento che non deve essere intrusivo, ma diretto a valorizzare pluralità e libertà.

Papa Francesco, nell’enciclica “Fratelli tutti”, ha parlato di “amicizia sociale” come orizzonte di un nuovo, più intenso, dialogo tra le generazioni; tra la cultura popolare e quella accademica; tra l’arte, la tecnologia, l’economia.

Un rinnovato umanesimo nel tempo dell’innovazione, in cui avanzano le neuroscienze, la robotica, l’intelligenza artificiale, l’ingegneria genetica, le frontiere della medicina, le tecnologie digitali.

L’amicizia sociale è una dimensione che lega la comunità, nell’affrontare le sfide della storia.

Favorire la dimensione sociale, dell’amicizia, è un impegno a cui sono chiamate, tutte, le pubbliche istituzioni; ma, con esse, anche le forze sociali, economiche; le energie civili.

Ora, siamo di fronte a un’altra, grande, e grave evidenza, che comporta responsabilità.

L’ambiente, che abbiamo incrinato e impoverito,

Non si possono ignorare gli appelli dell’ONU, attraverso le parole, allarmate, del suo Segretario Generale.

Proprio qui, in Romagna, ne abbiamo vissuto, drammatica, sottolineatura. L’alluvione, ha lasciato ferite profonde.

I cittadini della Romagna - e i loro sindaci - non vanno lasciati soli. La ripartenza delle comunità; e, con esse, di ogni loro attività, è una priorità, non soltanto per chi vive qui, ma per l’intera Italia.

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L’amicizia, è fonte di speranza.

La speranza, nasce da un sentire comune.

Da un sostegno offerto.

Da testimonianze, coerenti.

Da un futuro, immaginato insieme.

“La speranza è il respiro della vita umana” ha scritto Jurgen Moltmann. E lo è, anche, della vita di ogni comunità.

Non vogliamo rinunciare, oggi, alla speranza della pace in Europa.

L’Europa, che conosciamo, è nata da un reciproco impegno di pace che, i popoli e gli Stati, si sono scambiati, dopo l’abisso della seconda guerra mondiale.

Su quella pace, sono stati edificati i nostri ordinamenti di libertà, di democrazia, di diritto eguale.

Su quella pace, è cresciuta la cultura, la civiltà degli europei.

Non ci stancheremo di lavorare per fermare la guerra.

È contro lo strumento della guerra, che siamo impegnati nell’impedire una deriva di aggressioni del più forte contro il più debole.

Per costruire, una pace giusta.

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Una pace giusta, non può dimenticare il dramma dei profughi.

I fenomeni migratori, vanno affrontati per quel che sono: movimenti globali, che non vengono cancellati da muri o barriere.

Nello studio, dell’appartamento, dove vivo, al Quirinale, ho collocato un disegno, che raffigura un ragazzino, di quattordici anni, annegato, con centinaia di altre persone nel Mediterraneo. Recuperato il suo corpo, si è visto che, nella fodera della giacca, aveva cucita la sua pagella: come fosse il suo passaporto; la dimostrazione, che voleva venire in Europa - per studiare.

Questo disegno, mi rammenta che, dietro numeri e percentuali delle migrazioni, che spesso elenchiamo, vi sono, innumerevoli, singole, persone, con la loro storia, i loro progetti, i loro sogni, il loro futuro.

Il loro futuro: tante volte cancellato.

                Certo, occorre un impegno, finalmente concreto e costante, dell’Unione Europea. Occorre sostegno ai Paesi di origine dei flussi migratori.

        E’ necessario rendersi conto che, soltanto ingressi regolari, sostenibili, ma in numero adeguatamente ampio, sono lo strumento per stroncare il, crudele, traffico di esseri umani: la prospettiva, e la speranza di venire, senza costi e sofferenze disumane, indurrebbe ad attendere turni di autorizzazione legale.

Inoltre, ne verrebbe assicurato inserimento lavorativo ordinato; rimuovendo la presenza nascosta, incontrollabile, di chi vaga senza casa, senza lavoro e senza speranza; o di chi vive ammassato in centri di raccolta, sovente mal tollerati dalle comunità locali.

        Occorre percorrere strade diverse.

Se non se ne avverte il senso di fraternità umana, per una miglior sicurezza.

Anche come investimento sul futuro delle relazioni, con i popoli di origine, che saranno – presto - sempre più protagonisti della scena internazionale.

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Amicizia. Comincia da noi. Dal, nostro, modo di essere. Dalla, nostra, voglia di dare più umanità al mondo che ci circonda.

La speranza, è in voi giovani.

Prendetevi quel che è vostro. Comprese le responsabilità; e i doveri.

Voi avvertite, in misura genuina, tutti questi problemi.

Avete, la sensibilità, di sentirvi pienamente europei. Più degli adulti.

Avete, conoscenze adeguate, per affrontare, senza timore, le trasformazioni digitali e tecnologiche, che sono già in atto.

Avete la coscienza che l’ambiente è parte della nostra vita sociale. Che non ci sarà giustizia sociale senza giustizia ambientale; e viceversa.

Non vi chiudete, non fatevi chiudere in tanti mondi separati. Usate i social, sempre con intelligenza; impedite che vi catturino, producendo una somma di solitudini, come diceva il mio Vescovo di tanti anni addietro.

Non rinunciate, mai, alle relazioni personali; all’incontro personale; all’affetto dell’amico; all’amore; alla gratuità dell’impegno.

Il mondo, è migliore, se lo guardiamo con gli occhi giusti.

Ci aiuta, in questo caso, ancora, la nostra Costituzione.

In un discorso, tenuto alla Università di Parma, nel 1995, Giuseppe Dossetti - che, dell’Assemblea Costituente, aveva fatto parte - rivolse un appello ai giovani: “non abbiate prevenzioni rispetto alla Costituzione del ‘48, solo perché opera di una generazione ormai trascorsa - disse -. La Costituzione americana è in vigore da duecento anni, e, in questi due secoli, nessuna generazione l’ha rifiutata, o ha proposto di riscriverla integralmente; ha soltanto operato, singoli emendamenti puntuali, al testo originario dei Padri di Philadelphia; nonostante che, nel frattempo, la società americana, sia passata, da uno Stato di pionieri, a uno Stato, oggi, leader del mondo...E’ proprio, nei momenti di confusione, o di transizione indistinta, che le Costituzioni adempiono la, più vera, loro funzione: cioè, quella di essere, per tutti, punto di riferimento e di chiarimento. Cercate, quindi, di conoscerla; di comprendere, in profondità, i suoi principî fondanti; e, quindi, di farvela amica e compagna di strada… vi sarà presidio sicuro, nel vostro futuro, contro ogni inganno e contro ogni asservimento; per qualunque cammino vogliate procedere, e per qualunque meta vi prefissiate”.

Facciamo nostre queste parole.

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Quest’anno, il Meeting ribadisce la, sua, ragione fondativa: “Meeting per l’amicizia fra i popoli”, come suona, il suo nome, per esteso.

Ce n’è bisogno.

Fate che, speranza e amicizia, corrano, anche, sulle vostre gambe.

E si diffondano, attraverso le vostre voci.

ZANGRILLO TER

Il Ministro per Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, al Festival del Lavoro 2023 in corso a Bologna, si è espresso così. ”Quello con i professionisti è un rapporto molto importante. Io auspico una partnership sempre più stretta, gli ordini professionali sono una risorsa dal punto di vista delle competenze fondamentali e quindi abbiamo bisogno dell'interlocuzione con loro per portare avanti la nostra azione di semplificazione.

Nella Pa abbiamo perso 310 mila persone tra il 2010 e il 2020. L'anno scorso abbiamo inserito 157 mila e quest'anno 173 mila, numero che sarà ribadito anche nel 2024. Un impegno di straordinaria complessità. Nel rapporto tra dipendenti pubblici e residenti siamo il fanalino di coda in Europa. Smentiamo il racconto che siamo il Paese dei dipendenti pubblici, siamo in ritardo dal punto di vista quantitativo, ma anche qualitativo. E abbiamo la necessità di recuperare questo gap".

"Abbiamo bisogno di essere attrattivi sulle nuove generazioni che ci consentano di fare funzionare con rapidità la nostra organizzazione. E' vero che la Pa garantisce stabilità ma le nuove generazioni non si accontentano di questo, dobbiamo essere capaci di offrire loro opportunità di crescita e valorizzazione del merito".

"Lo smart working è uno strumento ormai utilizzato in tutto il mondo. Non vedo motivo perché non si possa usarlo anche nella Pa. E' evidente che lo strumento implica una diversa modalità di rapporto tra il datore di lavoro e il lavoratore, basato sulla fiducia, sulla fissazione di obiettivi e sulla capacità di misurarli. Non mi interessa dove si realizzano le operazioni, mi interessa il risultato. E' quindi un tema organizzativo se sappiamo organizzarci lo smart working è uno strumento che si può usare anche nella pubblica amministrazione".

Sul Pnrr ha precisato: "Del pacchetto, che ho ereditato, di 600 procedure amministrative" da semplificare per gli obiettivi del Pnrr, le prime 200 le dobbiamo portare a casa entro il 2024. Io mi sono confrontato con il mio team nei mesi scorsi e siccome la semplificazione ha un impatto sul funzionamento della Pa ho chiesto ai miei di anticipare l'obiettivo di 200 procedure semplificate entro 2023. A giugno di quest'anno di queste prime 200 ne abbiamo già 'aggredite' 110. Sono moderatamente ottimista e serve fare squadra come accade nelle organizzazioni eccellenti”

CALDERONE

“Oggi è una giornata importante perché ci sarà il voto definitivo sull’approvazione del decreto legge sul lavoro e diventerà legge dello Stato e ci sarà la possibilità di dare valore al lavoro e di non dimenticare chi è in condizioni di difficoltà”. “A fronte di un emergenza come quella dell’alluvione in Emilia-Romagna bisogna fare tesoro dell’esperienza di tutti i professionisti che hanno lavorato in queste condizioni”. “Essere oggi il ministro del Lavoro e un grande onore e uno stimolo per il mondo delle professioni”. In collegamento da Roma, così si è espressa il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Marina Calderone al Festival del lavoro 2023.

SILVIO BERLUSCONI é MORTO

Un grande imprenditore,  un grande percorso professionale ed umano, lascia oggi alle ore 9,30  a 86 anni  ricoverato al padiglione Q1 del  San Raffaele di Milano.

 Ha cambiato il mondo della comunicazione in Italia e con essa il mondo dell' impresa e della politica.

 

GIUSEPPE CONTE FORUM IN MASSERIA

 "Tutti mi date ragione, ma in TV sentiamo solo la linea del governo.

"Non lascerei a Zelensky il compito di decidere come e quando sedersi a tavolo e a quali condizioni", perché "Zelensky è in guerra ed è diventato giustamente un eroe per il suo paese anche grazie ai nostri aiuti".

Quindi, "fermo restando che tutti noi lavoriamo per difendere la sua sovranità territoriale, siamo anche noi indirettamente coinvolti nel conflitto e abbiamo pieno titolo per sederci a un tavolo: non possiamo 

offrire a Zelensky una cambiale in bianco perché dica come quando fare la pace, se deve vincere o se deve arrivare a Mosca". 

"Sembra che ormai dobbiamo rinunciare al welfare per sostenere le forniture militari".

“Prendo atto che sulla guerra non ci siamo, non vedo svolte da parte del Pd”, “Ci sono ancora dissonanze, ma confido che possa esserci un cambio di rotta,

perché sinora il Pd continua sulla linea bellicista quando si tratta di votare concretamente i vari provvedimenti”.

Giuseppe Conte risponde a Bruno Vespa così sul Pd di Schlein. "Sulla guerra vedo che ci sono ancora dissonanze come anche sulla transizione ecologica".

"Con lei c'è sicuramente una maggiore determinazione del Pd verso, ad esempio, il salario minimo legale"; ancora aggiunge: "il Pd sta facendo progressi sulla lotta alla precarietà, si sta smarcano dal Pd renziano del

Jobs act e sono ben contento".

Poi sul PNRR precisa: "Stiamo aspettando la quarta rata del Pnrr da qualche mese che non sta arrivando, allora mettiamoci attorno a un tavolo.

Questo non è il progetto di Conte ma nemmeno il progetto di Meloni, è il piano di rilancio dell'Italia".

ADOLFO URSO FORUM IN MASSERIA

Continua l' intervento dei Ministri all' evento Forum in Masseria con le interviste di Bruno Vespa.  Liceo del made in Italy parte nell' anno 2024/2025,   "ci sarà un liceo ovviamente con formazione sul digitale su e-commerce avanzata, ma che sarà anche con formazione manuale creativa dedicata ai distretti industriali".

“l'ho detto ai giornalisti l'altro giorno sono usciti due dati un dato era sulla produzione industriale del paese dato Istat e dice che la produzione industriale ha avuto un'altra contrazione in Aprile, nello stesso giorno l'Eurostat ha fornito il dato sulla crescita dell'eurozona, dove si è soffermata l'attenzione dei giornalisti, sul particolare, importante certamente che poi spiegherò, della contrazione industriale che è uno degli indicatori che forma l'economia nazionale. Nello stesso giorno il dato complessivo che dice che l'eurozona purtroppo è in recessione tecnica, l'eurozona di cui noi facciamo parte, ma noi in questa prima parte dell'anno siamo cresciuti più di quanto siano cresciuti, Stati Uniti ,Giappone, Gran Bretagna, Francia e Germania, siamo l'unica potenza globale a crescere e invece di dire sorpresa l'Italia cresce per la prima volta più di quando crescono Francia, Germania, Bretagna, Giappone e Stati Uniti che sono in recessione e cresce più di tutti gli altri, non parlo dei paesi del terzo mondo, sto parlando delle grandi potenze occidentali, il titolo era gelata, ma che lettura e questa dei fatti. Io ricordo l'arabia Saudita che stanno concentrando gli investimenti in Italia, come tanti altri paesi, il principale fondo di investimento americano uno dei principali fondi di investimento al mondo l'altro giorno ha fornito un dato sull'Italia, dicendo che questo è il momento di investire in Italia, eppure Io ricordo che quando giurai, c’era la previsione sull'Italia che l'Italia sarebbe stata isolata a livello internazionale, isolati in Europa, isolata nel G 7, isolata nei rapporti internazionali che sarebbe aumentato lo spread fino a diventare insostenibile, anzi in questi giorni era previsto che arrivassero la Troika, avevano sostenuto che la Borsa di Milano sarebbe crollata, il capitale straniero sarebbe fuggito dall'Italia e saremmo stati in recessione. Oggi l'Italia non è isolata a livello internazionale, ogni giorno c'è in Italia una delegazione internazionale di grandi paesi come la Germania, di paesi emergenti come l'India come Uzbekistan come l’Azerbaigian, domani l'Iraq, oggi dov'è Giorgia e a Tunisi per far cosa? per risolvere un problema dell’Europa. Cioè non solo non siamo stati isolati, siamo diventati al centro delle missioni internazionali d'Italia, lo spread è aumentato? No, lo spread è diminuito del 7% rispetto al giorno in cui ho giurato, nonostante l'aumento dei tassi di interesse direi inusuali, la Borsa di Milano è cresciuta del 12%, non sono fuggiti capitali, sono venuti in Italia fondi stranieri che dicono che l'Italia è il luogo migliore dove investire e noi non siamo in recessione come invece la Germania, non siamo in recessione come invece la media dei paesi dell'eurozona, ma siamo l'unico grande paese dell'occidente che cresce questa è la verità. Io lo dico a chi ci fa opposizione, rassegnatevi alla verità, perché questa verità fa bene al paese”.

SANGIULIANO FORUM IN MASSERIA

«Dal 1° luglio si paga il biglietto per l'ingresso al PANTHEON, che è il sito museale più visitato in Italia» e «Con il ricavato dei biglietti riusciremo ad alimentare qualche mensa per i poveri e ad affrontare lavori di ristrutturazione e di rigenerazione del monumento, allestendo anche la parte retrostante come museo», ha spiegato il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano presente al Forum in Masseria, e ha rivendicato la giusta iniziativa ed il suo impegno per ritoccare con un leggero aumento i biglietti dei musei: «C'è un motivo etico, una cosa, se vale, deve essere pagata».

 

 

«Il governo non darà alle regioni un importo generico affinchè li possano spendere come meglio ritengono» ma pensiamo a «una serie di obiettivi, pochi, con un elenco preciso e un cronoprogramma». Così il Ministro Fitto a margine dell' evento Forum in Masseria, e ancora, «Abbiamo incontrato tutti i presidenti di regione. Su ventuno complessivamente, 19 condividono questo percorso. Ci sono un paio di posizioni critiche. Sarei molto preoccupato se fosse il contrario. Invece così penso che si possa proseguire bene con il lavoro che stiamo portando avanti.

 

 

 

MATTARELLA

La deposizione della  corona d'alloro all'Altare della Patria con questo gesto il  Capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha dato inizio alle celebrazioni per il 77° anniversario della Repubblica, presenti le più alte cariche: il Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni, il Presidente del  Senato Ignazio La Russa, Il Presidente della  Camera Lorenzo Fontana, il Ministro della Difesa Guido Crosetto, i vertici militari e delle forze di polizia.

"La comunità nazionale, la patria, alla fine è questo: una dimensione di sacrifici che si compiono insieme per chi l'ha fatta prima di noi e per noi che lo facciamo verso gli altri".  "Non é una semplice celebrazione museale. È la dimensione del fatto che o noi capiamo che, se ci sia difficoltà o che le cose vadano bene, ne usciamo solo insieme, serve che ciascuno faccia la sua parte. Non c'è nessuno che da solo può risolvere i problemi. Capire che siamo tutti legati è l'elemento culturale che serve per capire che dobbiamo remare tutti verso la stessa direzione", Lo ha dichiarato il Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni al margine delle celebrazioni del 2 giugno  a Roma.

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"Ci siamo concentrati per dare risposte immediate alle imprese, ai lavoratori, alle famiglie, agli studenti, al comparto agricolo, sportivo, al mondo delle sanità: abbiamo lavorato a 360 gradi per dimostrare che non ci saremo voltati dall'altra parte non solo perché è doveroso per quei cittadini ma anche perché è importante per l'Italia nel suo complesso". L'Emilia Romagna è una locomotiva e se si ferma noi non possiamo mantenere buoni parametri macroeconomici che stiamo vedendo". "L'ondata di maltempo che ha colpito l'Emilia Romagna è stata eccezionale, sono caduti oltre 200 millimetri di pioggia in 36 ore, sommati ai 300 caduti nello stesso territorio nella prima settimana di maggio. In 15 giorni è caduta metà di tutta la pioggia che cadrebbe nella stessa zona in un intero anno. Il bilancio è grave in tema di vittime, per cui mercoledì abbiamo proclamato il lutto nazionale, ci sono oltre 15mila evacuati, attività economiche e produttive in ginocchio. Oggi non è ancora possibile la quantificazione dei danni complessivi, che sono ingenti. Lavoreremo sulle misure e sulle richieste da fare all'Ue".  Così il Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni presente collegata da remoto al Festival dell' Economia di Trento.

L'intervento completo del Presidente del Consiglio al seguente link.

 video "GIORGIA MELONI"

Vittorio Di Trapani Giornalista di RaiNews24, Napoletano, 47 anni, é stato  segretario dell'Usigrai e segretario generale aggiunto uscente del sindacato dei giornalisti, sostituisce Giuseppe Giulietti,
ed è il nuovo Presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana.
Si sono svolti a Riccione dal 14 al 16 Febbraio 2023 i lavori del 29° Congresso della Fnsi ed  al termine della prima riunione del Consiglio nazionale dopo la chiusura si é tenuta la ezione e sono stati nominati Presidente Vittorio Di Trapani  e  Segretario Generale  Alessandra Costante della Fnsi.
Giungono le congratulazioni dal mondo delle professioni.

 

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Venerdì, 21 Ottobre 2022 18:18

ITALIA, IL GOVERNO E’ DONNA

 

 

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L’ Italia per la prima volta nella sua storia ha il Presidente del Consiglio dei Ministri Donna.

Oggi il Presidente della Repubblica  Sergio Mattarella ha conferito l'incarico a Giorgia Meloni quale Presidente del Consiglio dei Ministri di formare il governo. Il Nuovo Presidente del Consiglio prima donna nella storia politica Italiana ha accettato senza riserva l’incarico presentando l'elenco dei ministri: sono 24, di cui 6 donne, con due vicepremier. Così la Meloni si espressa: "tutta la coalizione ha dato un'indicazione unanime come rappresentanza della maggioranza parlamentare, proponendo la sottoscritta a Mattarella come persona incaricata di formare il nuovo governo".  Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha spiegato dell’ esigenza delle decisioni prese in breve termine "Questa volta il tempo è stato breve, è passato meno di un mese dalla data delle elezioni". Domani 22 ottobre 2022 alle ore 10,00 è previsto il giuramento.

La lista dei Ministri:

  1. Presidente del Consiglio dei ministri: Giorgia Meloni
  2. Ministro degli Esteri: Antonio Tajani(vicepremier)
  3. Ministro dell’Interno: Matteo Piantedosi
  4. Ministro dell’Economia: Giancarlo Giorgetti
  5. Ministro della Giustizia: Carlo Nordio
  6. Ministro della Salute: Orazio Schillaci
  7. Ministro delle Infrastrutture: Matteo Salvini(vicepremier)
  8. Ministro della Difesa: Guido Crosetto
  9. Ministro dello Sviluppo Economico (imprese e made in Italy): Adolfo Urso
  10. Ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare: Francesco Lollobrigida
  11. Ministro dei Rapporti col Parlamento: Luca Ciriani
  12. Ministra della Famiglia: Eugenia Roccella
  13. Ministro per le Politiche del mare e del Sud: Nello Musumeci
  14. Ministro per gli Affari Europei e Pnrr: Raffaele Fitto
  15. Ministra del Turismo: Daniela Santanchè
  16. Ministro della Cultura: Gennaro Sangiuliano
  17. Ministra del Lavoro: Marina Calderone
  18. Ministro degli Affari regionali e Automonie: Roberto Calderoli
  19. Ministro dell’Istruzione: Giuseppe Valditara
  20. Ministra della Disabilità: Alessandra Locatelli
  21. Ministra delle Riforme: Maria Elisabetta Alberti Casellati
  22. Ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica:Gilberto Pichetto Fratin
  23. Ministra dell’Università e della Ricerca: Annamaria Bernini
  24. Ministro per lo sport e i giovani:Andrea Abodi
  25. Ministro della Pubblica amministrazione:Paolo Zangrillo
  26. Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio: Alfredo Mantovano
Martedì, 18 Ottobre 2022 16:56

Festival dei beni confiscati 2022

festival dei beni sequestrati

Festival dei beni confiscati 2022

Milano piazza d’incontro per informare e sensibilizzare tutti i cittadini sull’azione di contrasto alle mafie a Milano e sul riutilizzo dei beni sottratti al controllo e all'uso della criminalità organizzata. Infatti, dal 20 al 23 ottobre ritorna, dopo la pandemia covid, in presenza il Festival dei beni confiscati.

La manifestazione alla nona edizione, porta il titolo “Capire la mafia per vincerla", prevede il coinvolgimento di scuole e cittadini.

Quattro giorni di eventi organizzati dall’ Assessorato al Welfare e Salute del Comune di Milano che si svolgeranno attraverso incontri, proposte di attività sportive e  momenti di confronto con i protagonisti della lotta alle mafie e con le associazioni che collaborano con il Comune alla gestione di 216 unità immobiliari assegnate all’ Amministrazione.

IL PROGRAMMA 

Giovedì 20 ottobre

Capire la mafia. Milano, Italia

Partecipano:

  • Lamberto Bertolè, Assessore Welfare e Salute del Comune di Milano
  • Nando Dalla Chiesa, Docente di Sociologia della criminalità organizzata
  • Sara Ombra, Sostituto procuratore della Repubblica della DIA di Milano

Alle 10:00, presso il Teatro Lirico - Via Larga, 14

Consulta la locandina.

L'aggressione dei patrimoni criminali e il riutilizzo sociale dei beni confiscati: i risultati raggiunti e le sfide per il futuro

Partecipano:

  • Lucilla Andreucci, Referente di "Libera" Milano
  • Lamberto Bertolè, Assessore Welfare e Salute del Comune di Milano
  • Fabio Roia Presidente Tribunale di Milano – Presidente sez, Misure di Prevenzione
  • Bruno Corda, Direttore dell’Agenzia nazionale beni sequestrati e confiscati
  • Tatiana Giannone, Referente nazionale di "Libera" per i beni confiscati
  • Simona Ronchi, Dirigente sezione Immobili Nord Italia, ANBSC
  • Alessandra Tripodi, Vice Prefetto di Milano

Alle 18:00, presso Sala Alessi - Palazzo Marino

Consulta la locandina.

Venerdì 21 ottobre

Scopri il bene

Gli studenti delle scuole medie e superiori visitano 8 beni confiscati nella città di Milano, accompagnati dai volontari dell’associazione Libera: Associazione Sindrome di Williams in via Mosè Bianchi, Fondazione Archè via Due Giugno, Arci Il Balzo in via Ceriani, Comin in largo Fratelli Cervi, Mamme a scuola in via Varesina, Lo Scrigno in via Curtatone, Zero5 in via Momigliano, Residenza Sociale Temporanea in viale Jenner.

Alle 10:00 – itinerante tra gli 8 beni confiscati

Beni confiscati ed economia civile

Partecipano:

  • Lamberto Bertolè, Assessore Welfare e Salute del Comune di Milano
  • Federica Della Casa, Opera in Fiore
  • Tatiana Giannone, Referente nazionale di Libera per i beni confiscati
  • Manuela Manni, Villa Pallavicini
  • Don Massimo Mapelli, Caritas Ambrosiana
  • Antonella Pasquini e Adele Bellati, Lo Scrigno
  • Valerio Pedroni, Consigliere comunale
  • Elena Talenti, La Terza Settimana

Alle 17:00, presso la sede del bene confiscato - via Curtatone, 12

Consulta la locandina.

Sabato 22 ottobre

Placchiamo la mafia

Incontro e confronti tra squadre di rugby nel Centro Sportivo Iseo, riaperto dopo l’incendio di stampo mafioso del 2011.
Organizzato da Amatori & Union Rugby Milano.

Partita vecchie glorie. 
Triangolare under 13:  Amatori & Union, Parabiago 1948, Rugby Parco Sempione.

A seguire, 17:30, Barbara Sorrentini dialoga con Stefano Mormile, fratello di Umberto, educatore carcerario ucciso dalla 'ndrangheta nel 1990.

Al termine "Terzo Tempo".

Dalle 15:30, presso Centro sportivo Iseo, via Iseo 6-10

Consulta la locandina.

Visita e presentazione del progetto di riqualificazione 

Alle 17:00, presso la sede del bene confiscato in via Mosso, 4

Noi, giudici a Palermo

Trent’anni dopo le stragi, Leonardo Guarnotta, magistrato dello storico Pool Antimafia e già Presidente del Tribunale di Palermo dialoga con Attilio Bolzoni e Lamberto Bertolé

Alle 18:00 - presso Mosso Milano, Via Mosso 3.

Consulta la locandina

Domenica 23 ottobre

Grazie alla disponibilità di "Libera", viene posata una pianta di farnia per ricordare il sacrificio di Francesca Morvillo - magistrata e moglie di Giovanni Falcone - e di Emanuela Loi - della scorta di Francesco Borsellino - due giovani donne uccise nelle stragi di cui ricorre l’anniversario. 
Interverranno:

  • Lucilla Andreucci, responsabile Associazione Libera
  • Lamberto Bertolè, Assessore Welfare e Salute
  • Valerio Cappelli,  Carabinieri Forestale gruppo Milano.

Alle 11:00, presso "Casa Chiaravalle" - via Sant'Arialdo, 69.

 

 

14 e 15 ottobre 2022 due giorni di confronto sul tema “il Valore della Sostenibilità” è questo, il titolo del convegno ed incontro di studio che si è tenuto a Bologna. Sono 1300 i Commercialisti arrivati a Bologna da tutta Italia che hanno seguito attentamente i lavori di studio, approfondimento e di confronto. Solo un convegno? A parere di chi scrive no, si percepisce il modello di piattaforma d’ incontro e di piano di azione per condurre la categoria professionale su temi fondamentali di strategia aziendale, nell’ interesse dei Commercialisti Italiani per le opportunità di lavoro e nell’ interesse della collettività per i risultati raggiunti. Si esprime liberamente un pensiero sulla percezione della visione del Presidente del Consiglio Nazionale dei Commercialisti Italiani.

Il Presidente Elbano De Nuccio ha preso per mano l’intera categoria per condurla nel mondo della innovazione e della sostenibilità per creare valore per l’ intera collettività. Un discorso introduttivo a braccio, ma che evidenzia alte competenze ed il parere di chi scrive è la lettura di un discorso programmatico e di un vero piano di azione. Così si è espresso Presidente De Nuccio:  L’orientamento normativo è quello di rendere applicabili, seppur con opportune semplificazioni e facilitazioni, le disposizioni della regolamentazione sulla sostenibilità anche alle “altre” imprese. Questo sia perché le PMI sono parte della filiera produttiva delle grandi società sia perché anch’esse hanno un impatto rilevante sulla comunità e sulla società. Del resto, le piccole e medie imprese, con cui noi commercialisti interagiamo quotidianamente, nell’EU-27 sono oltre 22 milioni (di cui 21 milioni di microimprese), pari al 99,8% del totale (valore che in Italia si attesta al 99%), e generano circa il 55% del valore aggiunto. Preparare le PMI al cambiamento – ha proseguito – significa non solo illustrare all’imprenditore quali siano i concreti benefici derivanti dall’adozione di comportamenti di sustainability management, ma anche facilitare il reperimento di risorse finanziarie per percorrere il sentiero della sostenibilità”.

“Per le imprese quotate e di grandi dimensioni – ha ricordato De Nuccio – la sostenibilità è già un obbligo. Spetta a noi commercialisti far capire alle imprese medie e piccole che oggi comportarsi sostenibilmente può fornire un vantaggio competitivo. La funzione di intermediazione del professionista tra impresa e settore creditizio sarà sempre più centrale, non tanto nella tradizionale modalità fiduciaria e di “garanzia” della solidità aziendale, bensì in una versione evoluta e moderna, fondata sulla consulenza tecnica idonea a rendere l’azienda riconoscibile rispetto alle iniziative di sostenibilità attuate affinché risultino compliant ai requisiti per raggiungere elevati rating ESG sempre più richiesti per ottenere linee di credito o accrescerne i massimali”.

Proprio sulle linee programmatiche di questo evento, l'identificazione di una maggiore e migliore qualificazione della categoria professionale,  De Nuccio ha sottolineato:” le opportunità che si sviluppano per i commercialisti sul piano tecnico-professionale: “Saremo chiamati ad intervenire su reporting, assurance, finanza, per le grandi aziende e per le PMI, ma anche per gli enti del terzo settore e le pubbliche amministrazioni. Al piano delle attività tecnico-professionali si affianca però oggi anche un piano di attività volte al cambiamento culturale da coltivare e da fare maturare nelle aziende, negli enti, attraverso la consulenza strategica. La nostra sfida è quella di indicare, spiegare e favorire questo cambiamento culturale”. “Per questo”, ha concluso, “su questi temi il Consiglio nazionale metterà in campo un importante sforzo formativo per i suoi iscritti”.

 

 

 

 

CENTRODESTRA 2022 09 26

 

Elezioni Italia 2022, i Parlamentari eletti alla Camera e al Senato

Le elezioni del 25 settembre 2022 hanno  visto la vittoria del centrodestra, ora prende forma il nuovo Parlamento formato da 600 membri.

Pubblichiamo i nomi dei Parlamentari eletti, per la Camera e per il Senato e in ordine alfabetico.

 

ELETTI ALLA CAMERA 

per il centrodestra

Andreuzza Giorgia

Arruzzolo Giovanni

Bagnai Alberto

Bagnasco Roberto

Battilocchio Alessandro

Battistoni Francesco

Bellomo Davide

Benvenuti Gostoli Stefano Maria

Bicchielli Giuseppe

Bisa Ingrid

Bitonci Massimo

Bordonali Simona

Brambilla Michela Vittoria

Buonguerrieri Alice

Caiata Salvatore

Calderone Tommaso

Antonino Calovini

Giangiacomo Candiani

Stefano Cangiano

Gerolamo Cannata

Giovanni Luca

Cannizzaro Francesco

Caparvi Virginio

Cappellacci Ugo

Caretta Maria Cristina

Carloni Mirco

Casasco Maurizio

Cattaneo Alessandro

Cattoi Vanessa

Cavandoli Laura

Cavo Ilaria

Cesa Lorenzo

Ciaburro Monica

Ciancitto Francesco

Maria Salvatore

Ciocchetti Luciano

Coin Dimitri

Colosimo Chiara

Colucci Alessandro

Comaroli Silvana

Congedo Saverio

Coppo Marcello

Crippa Andrea

D'Attis Mauro

Dalla Chiesa Rita

Dara Andrea

De Bertoldi Andrea

De Corato Riccardo

Delmastro Delle Vedove Andrea

Dondi Daniela

Ferro Wanda

Fontana Lorenzo

Foti Tommaso

Frassinetti Paola

Frassini Rebecca

Freni Federico

Furgiuele Domenico

Gardini Elisabetta

Gatta Giacomo

Gava Vannia

Giagoni Dario

Giglio Vigna Alessandro

Giorgetti Giancarlo

Giorgianni Carmen Letizia

Giovine Silvio

Gusmeroli Alberto Luigi

Iaia Dario

Lampis Gianni

Latini Giorgia

Lupi Maurizio

Maccanti Elena

Malaguti Mauro

Mantovani Lucrezia Maria Benedetta

Fascina Marta

Maschio Ciro

Matera Mariangela

Matone Simonetta

Mazzetti Erica

Meloni Giorgia

Minardo Antonino

Molinari Riccardo

Molteni Nicola

Montaruli Augusta

Montemagni Elisa

Morrone Jacopo

Nevi Raffaele

Nisini Tiziana

Nordio Carlo

Osnato Marco

Ottaviani Nicola

Palombi Alessandro

Panizzut Massimiliano

Pella Roberto

Pellicini Andrea

Pierro Attilio

Pisano Calogero

Polo Barbara

Raimondo Carmine Fabio

Rampelli Fabio

Ravetto Laura

Rixi Edoardo

Rizzetto Walter

Romano Francesco Saverio

Rossello Cristina

Rossi Fabrizio

Rotondi Gianfranco

Rotelli Mauro

Rubano Francesco Maria

Ruspandini Massimo

Saccani Gloria

Sasso Rossano

Semenzato Martina

Sorte Alessandro

Stefani Alberto

Sudano Valeria Maria Carmela

Tajani Antonio

Tenerini Chiara

Testa Guerino

Trancassini Paolo

Varchi Maria Carolina

Vietri Maria Immacolata

Ziello Edoardo

Zucconi Riccardo

 

per il centrosinistra

Bonelli Angelo

Ciani Paolo

Della Vedova Benedetto

De Maria Andrea

Fossi Emiliano

Gianassi Federico

Magi Riccardo

Malavasi Ilenia

Merola Virginio

Morassut Roberto

Pastorino Luca

Tabacci Bruno

 

per il M5S

Aiello Davide

Amato Gaetano

Auriemma Carmela

Carotenuto Dario

Caso Antonio

Costa Sergio

Di Lauro Carmela

Orrico Anna Laura

Pellegrini Marco

Penza Pasqualino

 

per De Luca sindaco d'Italia

Gallo Francesco

 

per Südtiroler Volkspartei

Gebhard Renate

Schullian Manfred

 

per Vallée d'Aoste

Franco Manes

 

 

ELETTI AL SENATO

 

per il centrodestra

 

Alberti Casellati Maria Elisabetta

Ambrogio Paola

Balboni Alberto

Bergesio Giorgio Maria

Berlusconi Silvio

Bernini Anna Maria

Berrino Giovanni

Biancofiore Micaela

Bizzotto Mara

Bongiorno Giulia

Borghesi Stefano

Centinaio Gian Marco

Ciriani Luca

Cosenza Giulia

Craxi Stefania

De Carlo Luca

De Poli Antonio

Durigon Claudio

Fallucchi Anna Maria

Farolfi Marta

Fazzone Claudio

Garnero Santanchè Daniela

Iannone Antonio

La Pietra Patrizio Giacomo

La Russa Ignazio Benito Maria

Leonardi Elena

Liris Guido Quintino

Lotito Claudio

Marti Roberto

Melchiorre Filippo

Mennuni Lavinia

Mieli Ester

Minasi Clotilde

Murelli Elena

Musumeci Nello

Nastri Gaetano

Nocco Vita Maria

Pera Marcello

Petrenga Giovanna

Petrucci Simona

Pirovano Daisy

Potenti Manfredi

Pucciarelli Stefania

Rapani Ernesto

Rauti Isabella

Romeo Massimiliano

Ronzulli Licia

Russo Raoul

Sallemi Salvatore

Silvestroni Marco

Sisto Francesco Paolo

Speranzon Raffaele

Spelgatti Nicoletta

Terzi di Sant'Agata Giuliomaria

Testor Elena

Tosato Paolo

Zaffini Francesco

Zangrillo Paolo

Zedda Antonella

 

per il centrosinistra

Casini Pier Ferdinando

Cucchi Ilaria

Giorgis Andrea

Misiani Antonio

Patton Pietro

Rando Vincenza

Spagnolli Luigi

 

per il M5S

Bevilacqua Dolores

Castellone Maria Domenica

De Rosa Raffaele

Lopreiato Ada

Mazzella Orfeo

 

per De Luca sindaco d'Italia

Musolino Dafne

 

per Südtiroler Volkspartei

Unterberger Juliane

Durnwalder Meinhard

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#IMPOSSIBILE CANCELLARE LA PROFONDITA’ DEGLI OCCHI  DI PAOLO BORSELLINO – RICHIESTA PUBBLICA DI “TELECAMERE DI STATO”

#“Impossibile cancellare la profondità degli occhi di Paolo Borsellino”, le libere professioni giuridico – economiche esprimono amarezza e preoccupazione e condanna per il

gesto vandalico che con un lungo sfregio cancella gli occhi di Paolo Borsellino. L'opera dello street artist TvBoy si trova fra via Paternostro e Via Lungarini, in pieno centro storico a Palermo.

Gli occhi cancellati con un coltello o un cacciavite, il volto rovinato dai graffi nella notte del 28 agosto 2022.

Nella stessa giornata un altro raid ha colpito, allo Spasimo, l’opera «L’Albero dei tutti», realizzata dall’artista Gregor Prugger per la Fondazione Falcone.

Alcuni giorni prima dell’ atto vandalico al murale dedicato a Paolo Borsellino, il 22 agosto 2022 a Roma deturpato il murale di piazza Bologna dedicato a Giovanni Falcone e a Paolo Borsellino.

Ancora in corso le indagini di cui ad oggi non sono noti i risultati.

Non basta indignarsi, occorre agire per tutelate le opere che ricordano i Magistrati che con il sacrificio della vita hanno condotto la difficile lotta contro la criminalità organizzata. Occorre che le

opere che ricordano oltre che lo “spirito di servizio”, il pensiero e la strada della legalità, siano sorvegliate da apposite e dedicate telecamere, affinché non si ripetano altri atti vandalici. La UILP

partecipa alla richiesta pubblica di “telecamere di Stato”.

Maria Falcone così si è espressa: «Preoccupata e amareggiata» - «In simili occasioni c'è davvero da chiedersi se questa città sia redimibile e ci si accorge di quanto lavoro ancora vada fatto

con i ragazzi e nella società per liberarsi, prima di tutto culturalmente, dal giogo mafioso». «La subcultura che è terreno su cui prospera la mafia - sa esprimersi solo con la violenza e la

sopraffazione. Noi, come sempre abbiamo fatto in questi trent'anni, rispondiamo andando avanti con l'impegno».

La richiesta pubblica di “telecamere di Stato” è una azione di degna civiltà per fare muro.

 

GRAZIE PIERO PER TUTTO QUELLO CHE HAI FATTO -  IL SALUTO COMMOSSO DELLE LIBERE PROFESSIONI AL PROFESSIONISTA DEL' APPROFONDIMENTO E DELLA DIVULGAZIONE SCIENTIFICA

 Un grande insegnamento, si racconta e si divulga solo quello che scientificamente provato, un linguaggio facile per tutti ma di grande approfondimento scientifico.

«È stata un’avventura straordinaria, vissuta intensamente e resa possibile grazie alla collaborazione di un grande gruppo di autori, collaboratori, tecnici e scienziati. A mia volta, ho cercato di raccontare quello che ho imparato. Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese. Un grande abbraccio».

 

Eugenio Scalfari, Professione Giornalista: oggi la camera ardente in Campidoglio

 

Oggi la camera ardente in Campidoglio per Eugenio Scalfari, venuto a mancare nella giornata di ieri, allestita oggi nella Sala della Protomoteca, con l’apertura dalle ore 16 alle ore 19.

Scalfari, Professionista del Giornalismo ma anche scrittore, nasce a Civitavecchia il 6 aprile 1924; inizia la professione di giornalista come collaboratore del “Mondo”. E’ tra i fondatori de “L’Espresso” poi direttore dal 1963 al 1968. Fu deputato socialista dal 1968 al 1972, nel 1976 ha fondato “la Repubblica”. Direttore fino al 1996  poi rimane editorialista. Mai lasciata la professione di giornalista, raccoglie il cordoglio delle Libere Professioni per la scomparsa di un vero Professionista.

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